verso il centenario… gli Eventi

l’8 dicembre come tradizione i volontari dell’Associazione Amici di Fruzzico onlus , con il patrocinio gratuito dell’VIII Municipio hanno allestito nelle aiuole di Piazza Augusto Albini un piccolo Presepe e l’Albero di Natale Magico…

l’allestimento del Presepe
l’addobbo dell’Albero di Natale Magico

il 20 novembre come ogni anno da ventinove anni l’associazione culturale il Tempo Ritrovato di Mirella Giovanna Arcidiacono organizza il premio Fantasia di Garbatella… quest’anno intitolato Premio Fantasia Garbatella Europea appuntamento alle ore 18.00 presso Hub Culturale MobyDick

il 10 novembre esattamente a 100 giorni dal centenario… l’organizzazione CI BASTA – Amici di Fruzzico – Sèmo Noi propone…

dal 13 ottobre al 20 novembre 2019 l’associazione culturale Il Tempo Ritrovato propone:

A pranzo e cena con la storia : L’ARDITO di Tor Marancio “Natale Proietti Cesaretti da carrettiere a vino ad Ardito nella Grande Guerra”

Il viaggio a ritroso è veramente una bella avventura  che mi fa fare una  stupenda scoperta messami per  le vie  della mia adolescenza ! Conoscevo  le nipoti dell’Ardito e non lo sapevo!  Perciò vado a scocciare la nipote Maria che poi è la moglie del “ragazzo spazzola Roberto “ del  primo quaderno di Moby Dick” si quello che abitava  a Piazza Benedetto Brin. Si proprio ai primi lotti dove i palazzi vennero demoliti, quelli  dove abitava anche Libero Natalini che ospitò  Matteotti..C’è poco da sfuggire al filo magico della storia Garbatella è la polena degli archivi storici contemporanei.

La Moglie dell’Ardito  cioè di Natale Proietti Cesaretti nato la vigilia di Natale del 1895 , si chiamava  Cecilia Papi conosciuta da tutti come Adelina era,  nata l’otto giugno del 1896 ebbero quattro figli Liliana, Renato, Mario e Maria Pia quest’ultima ha ora 86 anni.

 La nipote che può darmi più notizie è Elvira e fatalità ho una sua foto di quando frequentava la prima media  nella prima scuola di medie inferiori della zona Garbatella-Tor Marancio  La scuola media “Daniel Manin” in Via Odescalchhi  che sembra poi abbia cambiato vari nomi . La  foto mi arriva da Militello Val di Catania da Cristina Messina che venne a vivere  nei primi anni sessanta  a Piazza Caterina Sforza 1, il fratello Costantino lavorava  presso il Ministero dei Beni Culturali, faceva il regista teatrale e girò anche  qualche film .

Natale era “carrettiere a vino “ infatti caricava  il vino da Olevano Romano  ed abitava insieme alla moglie  in quella che ora è la famosa storica trattoria conosciuta da tutti come Trattoria dell’Ardito.  Nella trattoria c’è in bella vista la foto del giovane ARDITO e la medaglia con il quale venne decorato al valore.

 Elvira ricorda i racconti di guerra del nonno che aveva combattuto sul Piave  che le cantava le canzoni  che faceva in coro  insieme ai suoi compagni con la fiaschetta di grappa da una parte ed il pugnale nell’altra, mentre salivano per le tortuose  mulattiere.

Natale era partito per la prima guerra mondiale come tanti ragazzi di quei tempi…e come  tutti gli arditi avrà cantato quel ritornello “quando si taglia il grano, è nato un fiero Ardito con un petardo in mano”.
Ma chi erano gli Arditi e perché questo nome e  questo ritornello  quando si taglia il grano ?

Ardire vuol dire  osare, avere il coraggio di fare qualcosa di cui non tutti hanno il coraggio di fare,  cioè di ARDIRE ?

Pertanto Natale Proietti Cesaretti   un coraggioso,  un audace , un temerario, un intrepido !

Gli Arditi erano un corpo speciale d’assalto, il loro compito non era solo quello di aprire la strada alla fanteria verso le linee nemiche, era la totale conquista di queste ultime. Per fare ciò, venivano scelti i soldati più temerari, che ricevevano un addestramento molto realistico, con lo studio delle tecniche d’assalto e del combattimento corpo a corpo.

Ardito in latino audax  oppure intrepidus, temerarius

Gli Arditi agivano in piccole unità d’assalto, erano dotati di pedardi “thevenot” (bombe a mano costruite in Francia e poi in Italia dal 1916,  con licenza Sutter –Thevenot di Castellazzo licenza da Sutter & Thévenot di Castellazzo). , granate e pugnali che venivano  usati , in assalti alle  trincee nemiche.

 Le trincee venivano tenute occupate fino all’arrivo dei rincalzi di fanteria. Le perdite sul campo  era  elevatissimo.

Il ritornello  che cantavano  aveva un preciso motivo ricordava il giorno che il corpo degli ARDITI era divenuto ufficiale, era d’estate e d’estate si miete il grano.

il 29 settembre 2019 le associazione culturali Il Tempo Ritrovato e La cultura del cuore con  “Carlotta I ricordi nell’acqua” promuovono un passeggiata al Parco Rosaria Lopez per ricordare la tragedia del Circeo con una poesia ed un fiore e chiedono ancora una volta che venga dedicato il piccolo parco di Via di Villa Lucina angolo Via Giustiniano Imperatore a Donatella Colasanti. L’appuntamento è alle 17,30 presso il parco Maria Rosaria Lopez alle 17,30