Continua la nostra magia sul ponte… una foto in poesia
La Garbatella di Pasolini a Ferragosto passeggiando nella storia
Ferragosto 2022 a Roma passeggiando con Fatagarbatella nella Garbatella di Pasolini appuntamento alle ore 19:00 davanti all’ex cinema teatro Garbatella (Palladium) piazza Bartolomeo Romano
a cura di Charlotte Fontaine:
Come ormai da più di 10 anni l’associazione culturale Il Tempo Ritrovato di Fata Garbatella promuove una passeggiata nella storia per le strade del quartiere.
La passeggiata è offerta dall’associazione ed è a numero chiuso per le amiche e gli amici.
Il Ferragosto 2022 a Garbatella sarà un confronto tra il film “Vita violenta” girato da Pierpaolo Pasolini nel 1962 e su come è cambiata quella piazza della Garbatella con la ghiaia e le panchine di legno dove si incontrarono Irene e Tommaso. La piazza purtroppo molti la chiamano la piazza della scuola dei Cesaroni, grazie ad una fiction andata in onda su Canale 5 diversi anni fa, ora riproposta nelle notti tarde d’estate.
Fatagarbatella farà da guida magica tra adulti e bambini con un libro di Ulderico Munzi, con le bacchette magiche di carta riciclata e alla passeggiata partecipano anche i garbasorci8tti.
I garbasorci8tti sono personaggi delle favole inventate da Fatagarbatella e dipinti su cartone. L’infanzia delle scuole materne La Coccinella ed Il girasole colorato conoscono bene questi personaggi pubblicati nella favola Viva Viva la Pace. I garbasorci8tti sono dei sorcetti dipinti su cartone per sensibilizzare sull’importanza del riutilizzo della carta e del cartone aspettando l’apertura della biblioteca di Via Costantino.
Ulderico Munzi il libro “Matusa” lo donò nel lontano 1968 in piena contestazione giovanile a Salvatore Arcidiacono che lavorava come impiegato ai quotidiani La Nazione ed Il Resto del Carlino presso la Sala Stampa di Piazza San Silvestro . Probabilmente Munzi pensò di donarlo a quell’impiegato della Sala Stampa sapendo anche che era un ex carabiniere della guardia regia. Visti i tempi di ribellione dei giovani sessantottini e quella figlia contestatrice dell’impiegato di Piazza San Silvestro fece bene Munzi a fare quel dono. Salvatore Arcidiacono “Matusa” lo donò alla figlia che lo lesse, forse incuriosita dal titolo o forse per fare giusto un piacere a suo padre che ci teneva tanto che lei lo leggesse.
Il libro scritto dal giovane Ulderico è prezioso ora a distanza di più di mezzo secolo, perché è tornato alla mente di quella figlia contestatrice per le interviste che ci sono riportate.
Ulderico Munzi che ora ha novant’anni intervistò molti personaggi della politica e della cultura e non solo come Amintore Fanfani, Ugo La Malfa, Alberto Moravia, Pietro Valdoni, Gino Cervi e molti altri tra cui Pier Paolo Pasolini.
Durante la passeggiata sarà letta l’intervista fatta a Pasolini sei anni dopo dal film girato su quella piazza, dove venne girato nel 1974 anche il film “C’eravamo tanto amati ” con Vittorio Gassman e Stefania Sandrelli.
Su quella piazza ce n’è di storia da narrare per esempio Karol Wojtyla duecentosessantaquattresimo Papa ci volle tornare come prima uscita da Vicario di Roma, tornò alla chiesa di San Francesco Saverio il 3 dicembre 1978, perché nel 1946 la frequentava come giovane catechista.
Piazza Damiano Sauli chiamata da certi pischelli “la piazza che comanna” sembra che narri alle persone più attente le varie epoche che l’attraversano, ne ha tanta storia che forse le nuove generazioni dovrebbero imparare a conoscere.
La tanto decantata RIGENERAZIONE va messa in pratica nel rispetto delle differenze culturali e dei messaggi silenziosi che manda la strada, la toponomastica e i vari murales quelli fioriti e quelli non ancora sbocciati sul territorio .
A settembre 2022 per il secondo anno piazza Damiano Sauli ospiterà “il festival del baccalà!”
Fatagarbatella invece promuoverà l’incontro 8 settembre a cena con la storia raccontata dai salmoni
I tempi cambiano come scrisse in quella canzone “Una voce di Roma” dedicata alla Garbatella Enzo Ventre “il tempo invecchia pure la vita meno male le mai la storia “ È questo il compito che si dà ormai da 32 anni l’Associazione Il Tempo Ritrovato per far emergere tratti di storia secondo il proprio vissuto. La passeggiata si concluderà in una trattoria nel palazzo dove Fatagarbatella nacque proprio nella casa dove i suoi nonni andarono ad abitare nel 1926 a causa degli smembramenti di Roma nella zona di Via dei Pettinari. Durante la cena si parlerà anche di colui che ha fatto la lunga prefazione del libro di Ulderico Munzi e cioè Enrico Mattei.
Fatalità Mattei e la moglie tennero a battesimo la figlia di Fatagarbatella e le parole di Monsignor Mario Canciani sono impresse nella memoria della fata. Pertanto grazie al film di Pierpaolo Pasolini ed al libro di Ulderico Munzi si aprono per IL TEMPO RITROVATO nato a Piazza Caterina Sforza il 7 aprile 1990 nuove e vecchie strade da percorrere con quei disegni fatti dall’infanzia del 2008 per “La città dei piccoli” che sarebbe dovuta nascere alla ex Fiera di Roma.
Ecco alcuni tratti della prefazione del libro ”Caro Ulderico, ch’io manchi, come giornalista, di chiaroveggenza, è cosa certa; ma se mai ne avessi dubitato, a levarmi ogni perplessità sarebbe oggi sufficiente il ricordo della tiepida accoglienza che riservai alla tua proposta di un servizio sui
dei vent’anni dei più illustri “matusa” della società contemporanea.
Tu ricorderai che io subii quella tua trovata senza entusiasmo; e la mia adesione di direttore del giornale fu un atto di condiscendenza non di convinzione. A chi può interessare , mi chiesi, sapere che cosa pensassero e che cosa facessero, sulla soglia dell’età maggiore, Cesare Merzagora e Amintore Fanfani? Tuttavia non ebbi l’animo di dire no. Di idee consimili troppe mi tocca di bocciarne per ingrato dovere del mio ufficio di direttore di giornale; e so per esperienza che non è bene disanimare i giovani colleghi, instillando nell’animo la sfiducia nelle proprie capacità di discernimento e di iniziativa . Fu così che ebbe via libera il servizio sugli ”anni ruggenti” di un piccolo ma ben scelto campionario delle celebrità contemporanee; e a quel servizio detti spazio nelle colonne della “ Nazione”, dalle quali prende oggi il volo per divenir, ripulito e corretto, il libro a cui mi chiedi, come complice involontario di premettere due parole di prefazione”
Quelle due parole di prefazione sono quasi nove pagine del libro e rilevano il ruolo che ricopriva Enrico Mattei nel 1968, ora l’idea di Ulderico Munzi di intervistare quei personaggi di fine anni sessanta ci porta a fare un confronto su quanto pensavano i personaggi di oggi nei loro vent’anni, ma mi chiedo se ne valga la pena, anche perché di Ulderico Munzi ce n’è uno solo.
Ne vale invece la pena di comprendere nel centenario di Pierpaolo Pasolini il perché del film girato tra Tormarancio e Garbatella visto anche il penultimo libro che ho letto e che si svolge a Tormarancio e il personaggio torna al suo quartiere dopo circa venti anni di carcere.
L’intervista a Pierpaolo Pasolini inizia così:
Prima Freud, poi Marx. E tra Freud e Marx, la guerra e la Resistenza: E’ su tutto ciò che echeggia il canto della sua poesia.
No. Non è stata una conversazione facile , scorrevole, densa di episodi. Mi ha guardato male fin dall’inizio, anche se si era cambiato la camicia (vaporosa, bianca) prima di entrare nel salone.
E forse non mi ha nemmeno stretto la mano.
Ero un nemico.
Colui che voleva raggrumare in una pentola di chiacchiere il senso dei suoi vent’anni.
Pier Paolo Pasolini aveva ragione.
e gli chiedo scusa.
L’ho lasciato parlare e non l’ho mai quasi interrotto……………
Il resto dell’intervista la leggeremo durante la passeggiata magica vicino a quel baretto su piazza Damiano Sauli dove si incontrarono Irene e Tommaso ….