Una fiaba per la PACE con la toponomastica della Garbatella

27 maggio 1991/2024 33 anni fa l’Italia firmó la convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, tra questi diritti il piú importante è  quello di nascere e crescere in un mondo senza guerre.Come ogni anno Fatagarbatella ricorda questa dara importante con la scuola materna della Coccinella del presso Cesare Battisti con una passeggiata per le strade del quartiere narrando la Garbatella in fiaba. La fiaba ogni anno è inedita ideata da fata Garbatella., La fiaba inizia la sua costruzione ogni 18 febbraio data della prima pietra deposta dal Re. Grazie all’aiuto delle maestre le bambine ed i bambini quest’anno hanno colorato il disegno che riproduce il palazzo della scuola con vari personaggi delle fiabe.Oltre al disegno della scuola Cesare Battisti hanno colorato un sommergibile chiamato Giacinto Pullino.Fatagarbatella è tornata il 27 Maggio per la passeggiata direzione fontana Carlotta ed ha narrato chi fosse veramente Giacinto Pullino. GIACINTO era  un uomo di mare che pilotava i sottomarini e c’è una strada a Garbatella che porta il suo nome, proprio su quella via c’è un parco chiamato caduti nel mare. Molti anni fa ci fu una guerra dove morirono tanti marinai, uno era nato proprio alla Garbatella. Per  questo noi dobbiamo gridare forte viva viva la PACE e scrivere una nuova fiaba per la PACE nel Mondo. La passeggiata è stata guidata da due vigilesse con due bacchette magiche come quelle che Fatagarbatella ha donato si bambini e bambine.La cosa più bella è stata quella di incontrare alla fontana  un bambino di 94 anni di nome Pietro che andava alla stessa scuola di questa bella infanzia garbatellana, anche a lui è stata fondata una bella bacchetta realizzata con materiale di riuso.

Le fate  delle  Pari è di  Più

 Le fate si incontrarono al castello di Fatardita  per far partire il progetto fatato delle fate che leggono, scrivono, dipingono, cucinano e fanno tante altre cose… Bisognava riprendere anche quel progetto di Garbatella Segreta che avevano ideato a Via della Garbatella  al castello della FataSoragarbatella quel 4 luglio 2019. “Garbatella Segreta” Il progetto prevedeva  di filmare storie dalle finestre. Le finestre  di  alcune case dello storico quartiere, poi tramutare le riprese in  libro. Il progetto si era interrotto per la pandemia l’8.3.2020.

          Alla riunione del Comitato le fate avrebbero dovuto portare un libro che avevano letto e parlarne tra di loro , oppure portare qualcosa che parlava di loro. Non tutte avevano portato un libro in quel giorno fatato della creatività…Era il 22 gennaio 2023 ed il 22 gennaio  1944 è una data storica. La data dello sbarco di Anzio, dove morirono tanti figli del mondo…I figli sono figli e le guerre non fanno distinzioni,  feriscono, uccidono, distruggono ..

          C’era proprio  bisogno di scrivere la Favola della Pace.

 Certo per raccontare la storia in favola bisogna essere veramente magiche!  Così il Comitato delle fate aveva fatto una bella “PENSATA”.   Fata LadyGarbatella aveva portato il libro “Con occhi di Donna” di Luisa Ravera, Fatarina aveva portato i carciofi cucinati  alla “giudia”, perché come sapeva cucinarli lei non sapeva cucinarli nessuna delle fate. Nel progetto fatato  delle fate, quelle  che fanno tante altre cose,  c’era e c’è  anche “giocare con le parole.Le parole hanno un preciso significato, a volte ne  può significarne più di uno…    Fatagarbatella aveva portato il libro “Garbatella come eravamo1835-1960” dove le fotografie dicevano molto, ma molto più di tante parole… E  poi c’era da scrivere anche  la nuova   favola di Garbatella-Garbatellandia 103  senza i forse, i può darsi, i poi vediamo e senza i ma ed i se…… Tutte indossarono il nuovo cappello magico e sventolarono la bandiera fatata delle Pari e di Più.  Si fotografarono felici e sorridenti  con cappello, bacchetta e bandiera. Nella foto non c’erano però tutte le fate del Comitato, alcune fate  avevano  trovato traffico tra una nuvola e l’altra delle idee. Altre vivevano in altri lontani luoghi fatati come Fatalavenella, Fatamirta, Fatamariuccettina Fataserena, Fatabira e tante altre sparse per il mondo.   Il cibo fatato va mangiato  caldo altrimenti perde le sue proprietà magiche .  Le fate  si misero a tavola ed iniziarono a mangiare  con il motto “chi ha tempo non aspetti  tempo. Si sa che il tempo è danaro, ma in molti ancora non se ne rendono conto. Mangiavano e discutevano allegramente e nel mentre… accadde proprio una strana cosa…  Videro che c’era un buffo  esserino che andava in giro con una lente di ingrandimento! Era un strano garbasorcio8 aveva le orecchie piccole non grandi come la stirpe garbasorci8ttifera. Inoltre lo strano esserino andava in giro con una grande lente da investigatore.

All’improvviso passò sotto al tavolino, allora tutte le fate contemporaneamente  s’inchinarono e chiesero:”Ma  chi sei come ti chiami da dove sbuchi fuori?”    Lui rispose tra il  timoroso e l’orgoglioso :”sono Il sorcio8cto e sono fuggito via, ora ,sto andando dove devo andare ! Sto cercando la strada giusta..la via maestra.”.

          Si vedeva che aveva fretta andava di corsa …voleva andare via  per andare dove doveva andare. Si era ritrovato in quel posto e  non sapeva neanche come ci si era ritrovato    Fatacasalinghità aveva interrotto la lettura del libro che aveva portato  su Federico Caffè.                    Fatafotografascrittorarevisoradeiconti  aveva scritto un libro  su di lui, essendo stata sua allieva. Fatacasalinghità che ci sapeva fare con le domande, s’interruppe dicendo:” Ehi, questo è un posto magico molto antico Esserino chi sei, come possiamo aiutarti? Ma quello  si diresse saltellando verso  la porta usci da sotto l’uscio, dalla parte del giardino.  Fatapittora  esclamò:” certo che è buffetto  questo sorcetto con quelle orecchiette e che va in giro  con quella lente d’ingrandimento! E poi dove tiene l’altro braccio? Forse  lo tiene dietro come se non lo avesse, forse lo fa per una questione di equilibrio!?  I garbasorci8tti  sono un po’ particolari e  poi dipende di che etnia sono, questo mi sembra un po’ confuso e poi dice di essere  il sorci8cto ! disse Fataladygarbatella. Fatagarbatella propose di seguirlo e così fecero tutte. Si resero invisibili  con la loro parolina magica e segreta “gnaganava gnaganava” e lo seguirono passo passo … Lo videro attraversare la Via Cristoforo Colombo e dirigersi verso la  via delle Sette Chiese, dove c’era un tempo una vecchia scuola. La vecchia scuola Maria Adelaide prima era stata a via Nazionale, vicino ad una prestigiosa Banca. Alcune fate avevano frequentato quella scuola, dove c’era e c’è  l’ultimo portale della Garbatella, fatto restaurare da Padre Guido, e ancora ci sono un pozzo ed una Madonnina…             Le fate curiose  mentre proseguivano sicure di essere invisibili,  specchiandosi in una vetrina, proprio vicino a dove un tempo c’era il cinema Avana, si accorsero che ….i cappeli  stavano volando dalla testa e…. Loro erano invisibili si…si,… loro le fate erano invisibili ma… Ma i loro cappelli no.  Così per la strada si vedevano volare cappelli colorati qua e là… E la gente  guardava un po’ incuriosita ed impaurita.                                                        

            L’esserino buffo dopo aver percorso la via delle Sette Chiese, passando anche davanti all’oratorio si fermò sulla piazza di Sant’Eurosia, proprio dove c’era sopra il cancello l’immagine di San Filippo Neri.  L’esserino  continuava a girare su se stesso e muoveva  in alto la lente di ingrandimento, poi la posizionava per terra e poi di nuovo  verso l’alto :Poi all’improvviso passò sotto l’archetto, Imboccò velocemente Via Antonio Rubino la strada che portava a Piazza Sapeto, dove nel 1952  era stato girato il film “Le ragazze di Piazza di Spagna.  Si sentì una voce bisbigliare “ragazze forse scenderà la scalinata di Via Orsucci, probabilmente ha sete va a bere:   I cappelli sobbalzarono e si misero in circolo vicino al nasone, la classica  fontanella romana, che  magicamente sgorgava acqua di tutti i colori. In terra c’era una pergamena arrotolata chiusa da un nastro bianco, rosso e verde ed un biglietto con scritto “Fate benvenute nel paese dei ranocchi”. Firmato Garbatellocchio che la storia tiene d’occhio. Le fate erano incuriosite, perché sapevano ormai da molto tempo che  Garbatellocchio aveva ricevuto l’incantesimo della strega rosicona, che lo aveva reso invisibile. Strega rosicona avrebbe voluto rendere tutte le fate del Comitato invisibili. Strega Rosicona non sapeva che loro le fate del Comitato si divertivano ad essere invisibili; possedevano una pozione che avevano creato proprio loro, volando con la fontana – mongolfiera  e l’avevano chiamata acqua dell’amicizia serena  Come mai quel messaggio? Si continuavano a chiedere. Era pur vero che nelle favole di Fatagarbatella c’era  scritto che Garbotellocchio diceva di essere nato nell’oratocchio, che la storia teneva d’occhio e che tutto aveva visto essendo nato A.C. 

Garbatellocchio raccontava di essere stato presente quando alla Garbatella (che ancora non era stata fondata e si chiamava Colle della Pace),, aveva visto l’invasione delle cavallette nel Paese dei ranocchi.(1) . Nessuna fata del comitato conosceva  il paese dei ranocchi. Intanto  si erano distratte per leggere la pergamena ed il sorci8CTO era scomparso dalla loro vista…”.Non perdiamoci d’animo” disse Fatagarbatella“dividiamoci e rivediamoci  qui il giorno di Ferragosto, intanto informiamoci  sul messaggio che ci ha lasciato Garbatellocchio.Poi  telefonò a Fatafragolina, Fata Cri Cri, Fatacaramella e Fatapocalisse…”Voi avvertite le fatemamme e fatemaestre”   Nello stesso tempo  si videro i cappelli prendere varie direzioni,  chi girava da una parte chi dall’altra sembravano Pari, ma erano di Più   Intanto sulla scalinata lentamente scendeva la fontanamongolfiera  con a bordo l’autore della favola  del Paese dei Ranocchi  Le fate  si incontrarono a Ferragosto, ma  un po’ di cose erano cambiate. Come al solito da più di dieci anni avevano fatto la passeggiata Garbatelandia.  Poi avevano cenato dove  aveva pernottato molti anni prima Giacomo Matteotti. Un tempo lì c’erano case ora c’è un parco ed a ferragosto c’è ristorazione e musica. Veramente su Piazza Benedetto Brin ce ne sono due,  a quello di fronte ci fanno film. , Magoroffiscky tra le note di “todos cambia” laveva letto  alcune pagine del libro dedicato a Matteotti.  Magoppiastra aveva fotografato tutto intorno anche il Parco Maurizio Arena.  Le fate decisero di non parlare e di continuare a seguire i cappelli , essendo rimaste invisibili per gioco. Avevano bene in mente quello che diceva la pergamena.  La pergamena dava due importanti notizie su Antonio Rubino,  infatti ce n’erano due di Antonio Rubino ed uno dei due aveva scritto “Il Paese dei ranocchi”. Ma chi erano veramente ?          Fatafragolina disse” Ricordatevi quello che dice la pergamena, dobbiamo seguire il nostro cappello restando Invisibili e silenziose!” Il cappello di Fatafragolina si stava dirigendo verso Via Adelaide Bono Cairoli, sorvolò Via Guendalina Borghese e si posizionò sulla panchina gialla di Piazza Caterina Sforza . Le fate dovevano eseguire quanto scritto sulla pergamena, perché di streghe rosicone e di maghi magheggioni ce ne erano  e ce ne sono ancora tanti in giro a rubare idee. Così proseguirono silenziose ed invisibili.  Fatapittora  vide volare il suo cappello verso il giardino delle donne a Giustiniano Imperatore dove c’è il parco Donatella Colasanti.

Fatapittora  aveva letto bene la pergamena e sapeva che  per il 2024 bisognava mettere in pratica le favole toponomastiche.

Intanto il cappello di Fata Garbatella aveva fatto vari volteggi al di là della via Cristoforo Colombo, si era soffermato vicino alla mimosa fatata a Via Benedetto Croce. Il cappello di Fatagarbatella  saltellando era approdato a Via di Pico della Mirandola, proprio dove c’è il parco Rosaria Lopez Intanto si stavano formando  ponti di favole, uno  tra via Damiano Sauli,  Piazza Bartolomeo Romano e  Via  Edgardo Ferrati dove un tempo c’erano i bagni pubblici ed ora c’è la biblioteca Moby Dick. Il cappello da là si era diretto verso  Via di Villa di Lucina ed aveva spiccato il volo  per  via Costantino dove  finalmente era nata la biblioteca Lussu. Lì da quel cappello ne uscì uno verde che si depositò su un tavolo con  le bacchette magiche tutte realizzate con materiale di riuso.   Il cappello di Fatacasalinghità aveva attraversato via Francesco Passino dove c’è il famoso mercato fantasma, aveva sorvolato via Giacomo Rho, Via Roberto de’ Nobili e piazza Ricoldo da Montecroce.  A Piazza Ricoldo da Montecroce  il cappello  aveva salutatole cicogne  della Pace che stavano bevendo alla fontana Carlotta e prendevano nuovi ordini.

 Il cappello di Fatardita era rimasto ben piantato su Piazza Navigatori.Finalmente i  capelli si posizionarono di nuovo sulla testa delle fate Infatti era intervenuta Befa la befana garbatellana  con le sue magie, stava raggruppando i vari ponti delle favole toponimastiche che si andavano via via  formandosi. Era in costruzione il ponte  delle  favole toponomastiche  tra via Pico della Mirandola e via di villa di Lucina, il ponte delle favole toponomastiche  da Via Marco Polo a ponte Settimia Spizzichino…Man mano gli elfi di Babbo Natale  disegnavano la mappa dei ponti delle favole toponomastiche per scrivere nuove favole partendo da quella lunga via Leonardo da Vinci che si trova nel quartiere  San Paolo.

BEFA aveva donato al Comitato delle Fate  la prima enciclopedia di genere della Treccani. L’enciclopedia fatalità era stata presentata a Garbatellandia il 27 maggio 2023 su piazza Damiano Sauli dove c’è la scuola Cesare Battisti e la chiesa Francesco Saverio. Era stata una pura fatalità che ricordava a tutte e tutti che l’Italia  aveva firmato la convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il 27 maggio 1991.

          Befa aveva lasciato un biglietto magico tra le pagine dell’enciclopedia nel luogo fatato di Garbatellandia  con uno scritto “Fate quatto quatto è arrivato il 2024 e c’è un magicogatto con un  cappello visibile ed invisibile a seconda del momento storico.

Il gatto magico un po’ matto risponde al nome Micio 104  e molte bacchette magiche a sua immagine ha fatto   NULLA SUCCEDE A CASO usate bene  cervello, cuore  e naso         

Intanto  da lontano si sentiva  arrivare un  carrettino. Era il famoso carrettiere a vino  che oltre al vino della storia trasportava il garbasorci8tto che non sapeva mai nulla, quello che sapeva tutto il garbasorci8tto allegrotto e la garbasorci8tta dispettosa  

         

Biblioteca Lussu il Comitato delle Fate e la prima favola toponomastica

Per le celebrazioni della convenzione ONU diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il Comitato delle Fate ha dato vita alla prima favola sulla toponomastica iniziando proprio da dove si trova la biblioteca Lussu via Costantino. A Roma via Costantino inizia a Via Cristoforo Colombo e termina a via Leonardo da Vinci.

È stato un incontro sperimentale essendo la prima volta ci si è rivolte ai genitori presenti  e si è chiesto loro quale  fosse la favola che ricordavano da bambini. Le favole ricordate sono state  le classiche sulle quali il Comitato delle Fate  vorrebbe aprire un dibattito per constatare come si comunicava una volta alle bambine ed ai bambini e come si comunica oggi.

La favola più ricordata è stata Cenerentola, al secondo posto Cappuccetto rosso, terzo Pinocchio, quarto Pollicino ed ultimo Robin Hood.

La cosa bella è stato l’intervento di una bambina di circa 3 anni che inizialmente non voleva partecipare ma successivamente ha cambiato idea infatti dopo che c’è stato l’intervento di un altra bambina che ha detto che ricordava la favola di Elsa, Fatagarbatella le ha detto che non la conosceva bene questa favola e le ha chiesto se la voleva raccontarla lei…

La bambina ha iniziato a raccontare la favola dicendo che Elsa tirava il ghiaccio… e a quel punto la bambina di circa 3 anni che non voleva partecipare è intervenuta dicendo: “noooo Elsa non tirava il ghiaccio….”.

L’incontro è stato molto interessante, successivamente si parlato del libro le favole di Leonardo Da Vinci.

Forse non tutti sanno che Leonardo Da Vinci  oltre ad aver inventato tante cose scriveva anche favole, pertanto il Comitato delle fate si propone di realizzare due progetti di approfondimento di leggere il libro delle favole di Leonardo Da Vinci e leggere il libro “Il sessismo nella lingua italiana” pubblicato nel 1987 dal Consiglio dei Ministri Commissione delle Pari Opportunità presidente Elena Marinucci. Quest’ultimo invito è ovviamente rivolto agli adulti.

nella foto Mirella Arcidiacono alias fata Garbatella, Presidente dell’Associazione culturale Il tempo ritrovato, Annamaria Tocci alias fata Pittora e Concetta Fusco vice presidente nazionale del Movimento italiano casalinghe donne attive in famiglia e in società fata Casalinghità

Il comitato delle fate ha donato ai bambini e dalle bambine la bacchetta magica della Pace, una bacchetta realizzata con materiale di riuso per  costruire insieme magia di scrivere da La Favola più bella quella della Pace

ROMA SAN PAOLO inaugurata biblioteca Joyce Lussu

Il Comitato delle Fate ha partecipato all’inaugurazione della biblioteca che il quartiere aspettava da molto tempo la bella biblioteca ha uno spazio dedicato a bambini e adolescenti. La biblioteca  è stata inaugurata come si dice a Roma in pompa magna  addirittura con tanto di fanfara grazie ai musicisti della banda di Roma Capitale. Il nastro è stato tagliato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha ricevuto dalla scuola materna il gelsomino una piccola targa di cartone a forma di libro con la scritta che i libri hanno le ali.

Il sindaco ha poi ricevuto una bacchetta con materiale di riuso da Fatagarbatella, anche i bambini presenti hanno ricevuto una bacchetta simile a quella del Sindaco.

Il progetto del Comitato delle Fate da realizzare nella biblioteca è quello di narrare la storia della toponomastica in fiaba partendo proprio dalla strada dove è nata la biblioteca.

L’importante inaugurazione ha partecipato e rettore di Roma Tre, l’assessore alla cultura del Comune di Roma, il direttore delle biblioteche di Roma, la responsabile delle biblioteche di Roma, il presidente dell’ottavo Municipio qui nella foto con Concetta Fusco vicepresidente nazionale del Movimento italiano casalinghe donne attive in famiglia e nella società. L’assessora alla cultura e alla memoria dell’ottavo municipio, l’assessora alla scuola dell’ottavo municipio, l’assessore all’ambiente dell’ottavo municipio, l’assessore al personale e al decentramento del comune di Roma, Inoltre tante consigliere e consiglieri delle istituzioni. Erano presenti le scuole del territorio Alessandra Macinghi Strozzi, Principi di Piemonte, Moscati e Gelsomino ed associazioni culturali. Qui di seguito alcune foto della manifestazione

La banda musicale di Roma Capitale
Il dono al Sindaco da parte della scuola materna Il Gelsomino
l’intervento di Fatagarbatella

Garbatella racconta Palladium – Il Palladium racconta Garbatella

C’era una volta il cinema teatro Garbatella,,, era stata un’idea dell’architetto Innocenzo Sabbatini…… Il primo giorno di primavera di molti anni dopo, nacque al lotto 31 Fatagarbatella. Una bambina piena di fantasia che aveva  custodito in uno scrigno magico nascosto alla fontana Carlotta. Un giorno d’autunno di tanti tanti  anni dopo dai lotti della Garbatella uscirono tanti echi. Una giovane apprendista fata raccolse tutti gli echi e li tramutò in un piccolo documentario. Era un documentario magico, perché era il suo primo documentario. Il documentario “Echi dai lotti” veniva proiettato il 14 ottobre alle ore 18:00 nella biblioteca Moby Dick, altro luogo magico ideato dall’architetto Innocenzo Sabbatini… e la favola continua prossimamente qui

3 settembre 2023 ARENA GARBATELLA : La serata dedicata a Rossana Di Lorenzo

Sembrava proprio che il cielo sul parco  mandasse un messaggio di grata riconoscenza ed accoglienza per quanto ci apprestavamo a fare. Il parco Maurizio Arena inaugurato il 18 febbraio 2008 , realizzato dopo varie vicissitudini, andava pian piano riempiendosi.

 Giancarlo Proietti della redazione di Cara Garbatella intanto era  in regia e preparava le foto da mandare sullo schermo della Rossana cinematografica e della Rossana amica di quella  Garbatella dove era nata e vissuta.

 Intanto tra il pubblico sorrisi ed abbracci ci si rincontrava con persone amiche che non si si vedevano da tempo.  La piccola squadra organizzatrice  composta da quattro  persone ha veramente fatto una magia visto i soliti  strumenti a disposizione: “AMORE E PASSIONE”.

Noi quattro  possiamo ritenerci soddisfatte e soddisfatti. Le due  donne Maya Vetri Assessora alla cultura e Mirella Arcidiacono dell’associazione Il Tempo Ritrovato Ritrovato, i due  uomini JeanMaurizio nipote di Rossana e Giancarlo Proietti.

L’ospite d’onore Enrico Vanzina è arrivato puntualissimo con sua moglie e il bel ricordo è iniziato in un dolce affettuoso clima come sarebbe piaciuto a Lei, è terminato poi con una luna  sopra la sua casa.. Finalmente da quel 18 febbraio 2008 il primo evento che ha ricordato due  personaggi nati a Via della Garbatella. Il terzo personaggio è l’interprete del film” Le coppie”. Alberto Sordi veniva a trovare le sorelle che abitavano  a Via Vettor Fausto , e spesso  giocava all’oratorio di San Filippo Neri da dove partì il suo primo film Mamma mia che impressione.

 Pubblichiamo di seguito per chi non ha potuto partecipare  alcune foto e video della serata.

L’Assessora alla cultura Maya Vetri apre l’evento Ricordando Rossana …
nel secondo intervento parla la presidente della Commissione Cultura Monica Rossi.
parla il nipote Jean Di Lorenzo e Mirella Arcidiacono
Mirella Arcidiacono alias Fatagarbatella recita VOLEMOSE BENE DA VIVE
intervento da Bruxelles del parlamentare europeo Massimiliano Smeriglio 
Intervento di Giancarlo Proietti della redazione Cara Garbatella e Gabriele Fortuna
 intervento conclusivo del regista ed amico Enrico Vanzina
foto di Francesco Ottaviani: Mirella Arcidiacono dona il libro Garbatella come eravamo al regista Enrico Vanzina
foto Francesco Piastra
foto Francesco Piastra
l’arrivo di Enrico Vanzina

ricordando Rossana Di Lorenzo…

Eravamo da Bruno il parrucchiere a Piazza Augusto Albini aspettavamo il nostro turno, correva l’anno 1967 o 1968.

Timidamente le chiesi :“Lei è la sorella di Maurizio Arena? “

Era quello il periodo che tutti i giornali parlavano del fratello, Maurizio Arena e della Principessa, la nipote di quel Re che mise la prima pietra per la fondazione della Garbatella a Piazza Benedetto Brin …

Mi fulminò con lo sguardo. Passarono molti anni e la Garbatella si modificava da quartiere malfamato stava diventando quasi un villaggio storico e di non so che…

Così decisi di raccontarla io che ci sono nata  e di narrarla tramite i suoi personaggi. Pertanto volevo iniziare proprio da Maurizio Arena, ma come agganciare la sorella? Rischiavo di essere fulminata un’altra volta…Si dà il caso  però che nel 2000 a piazza Brin, epoca Rutelli Borgna ,proiettavano dove c’è la pista di pattinaggio dei film gratis con il progetto cinema Duemila. Siccome stavamo con  il Movimento Italiano Casalinghe ed il Comune di Roma promuovendo un progetto per l’educazione alla raccolta differenziata, andavamo in giro con un camper chiamato “Chi ama Roma AMA”. Lo posizionammo all’entrata dell’arena di Cinemanaduemila. E così agganciai Rossana per la seconda volta dandole una rivista dove ero fotografata con il sindaco di Roma. “Signora vorrei fare un articolo sulla storia dei personaggi della Garbatella e vorrei cominciare da  suo fratello.” Lei mi rispose :”Sono sull’elenco mi telefoni!” ….

Le telefonai ed il resto è storia… Qui di seguito pubblico alcune pagine del libro Garbatella la storia è donna scritto nel 2002 e presentato il 18 febbraio 2003. Il destino è proprio strano andai a casa sua e cominciai a prendere appunti era il 16 agosto 2002 vent’anni dopo il 16 agosto 2022  ero a salutarla presso la chiesa San Francesco Saverio

a quei tempi nel 2002 ci dissero che saremmo diventati ventitreesimo rione di Roma… Poi scoprimmo che i rioni di Roma sono dentro le mura e sono 22 La Garbatella è quartiere storico

alcune foto di Rossana Di Lorenzo

Una serata indimenticabile all’uscita di un ristorante alla Garbatella assieme a Rossana Di Lorenzo Mirella Arcidiacono con la figlia Giulia Giannoni e Carla De Veroli con il figlio Jonathan Limentini
premio Fantasia di Garbatella 2003 (sullo sfondo a sinistra si vedono anche due foto di Maurizio Arena perché a quel premio facemmo una mostra di foto antiche)
foto PIASTRA – Rossana Di Lorenzo, alias sora Garbatella nella sua cucina
Rossana Di Lorenzo e Enrico Vanzina al Palladium nel 2019
Ferragosto 2019 a cena con la storia del cinema raccontata da Rossana di Lorenzo e dall’attore Luciano Roffi
Rossana e Fulvio Carnevali detto “er garbatella”
A cena alla Garbatella con la sindaca di Lavena Ponte Tresa Donata Mina, con la nipotina Giulia Di Lorenzo, con il pittore e marito della sindaca Valdo Stocchi
compleanno di Rossana con Francesco Ottaviani e Gabriele Fortuna
L’amicizia garbatellana la Sora, la Lady e la Fata
Rossana con Gabriele Fortuna
quando parlava di Gabriele diceva che per lei era un suo secondo nipote.
Gabriele diplomato al Dams ha vinto il bando della Regione Lazio “Torno subito” gemmellando la Garbatella con Cuba
ogni 7 aprile al ponte di ferro per tenere viva la storia delle 10 donne

…e mi vengono in mente le parole di quella canzone romana… che cantava Gabriella Ferri

Tanto di tutto tanto di niente Ti ricordi di tanta gente… ciao Rossana

a Peppino Gagliardi Premio Speciale FANTASIA DI GARBATELLA 2009 Palladium

Una serata indimenticabile alla Garbatella fu quella di quel lunedì 30 gennaio 2009. Il teatro Palladium si era salvato da diventare una Sala Bingo e per un accordo fatto con il municipio veniva dato il lunedì alle associazioni culturali. Quel lunedì giocava la Roma e tanti molti preferirono rimanere a casa L’associazione Il tempo ritrovato invece prese la palla al balzo e si mise d’accordo con l’assessora alla cultura Carla di Veroli.

Era stato organizzato il concerto di Max Gagliardi figlio di Peppino. Peppino era un caro amico di Enzo Ventre anni prima aveva fatto una passeggiata con lui e la sua amica Mirella Arcidiacono visitando com’era all’epoca il Palladium che un tempo si chiamava al teatro cinema Garbatella e che doveva essere ristrutturato…… poi avvenne la magia nel 2009 guardate il video e capirete…

Bisogna capire che il video venne fatto con una macchinetta fotografica che registrava l’operatore “mago sellino” che viene anche nominato nel video Buona visione !!!

Ponte di storia fra Garbatella e Tor Marancia con il Comitato delle Fate

Questa è un’antica foto del quartiere Tor Marancia donata a Fatagarbatella da Loredana Maurizi, la storica Fornarina della Garbatella dell’Antico forno Maurizi.  La storia di recente  è stata descritta sul libro Garbatella 1935/1960 come eravamo dove è riportata la foto del giovane fornaio che aprì questo locale in via Edgardo Ferrati padre per l’appunto di Loredana. FataGarbatella ha pensato bene di donare il quadro alla Trattoria L’Ardito dove il comitato delle fate si incontra nell’angolo che è stato costruito come salotto da fata Ardita alias Paola De Benedictis per fare cultura e storia di come si modifica la città. Il 23 luglio anniversario del restauro della Fontana Carlotta è stato donato il quadro nell’incontro a cena con la storia ed erano presenti Concetta Fusco vice presidente del Movimento italiano casalinghe donne attive in famiglia e nella società, Anna Maria Tocci Presidente dell’Associazione la cultura del cuore, la scrittrice Maddalena Caccavale Menza, Paola De Benedictis e Mirella Arcidiacono promotrici dell’iniziativa ponti di storia Garbatella Tor Marancia

23 luglio 1998/2023 Carlotta si Racconta

appuntamento alla Garbatella il 23 luglio alle ore 19 in piazza Ricoldo da Montecroce

Quanti anni sono passati  da quel giorno dell’ inaugurazione del restauro della fontana  simbolo della Garbatella  di figlie e figli dei pionieri e nipoti dello storico quartiere?

Fatagarbatella all’inaugurazione del restauro 23 luglio 1998

Come sta la fontana e la sua scalinata che porta a quella piazzetta dove nel 1952 proprio a luglio girarono il film Le ragazze di Piazza di Spagna ?

Quel 23 luglio di 25 anni fa chi c’era se lo ricorda e chi non c’era verrà a sapere… Ma chi c’era quel giorno ? … intanto Carlotta si racconta