A Garbatella in Primavera cosa bolle in pentola?

L’ARTE DELLE FATE AL PONTE DI FERRO

Ogni Fata ha la sua arte e quella della memoria è  quella che torna comunque ed ovunque come le pratoline nei prati e nei parchi.

Questa locandina parla da sola è  del 2017…. e delle donne che si affacciano sulla ringhiera del Ponte di Ferro a narrare su questa terra ci sono rimasta solo io.

Nella foto  Elisabetta Di Renzo, Rossana Di Lorenzo, Carla Di Veroli, Iolanda Pallocca e Mirella Arcidiacono la foto è stata scattata da Gianna Moriani.

Lo scorso 20 marzo 2025 è  stato riaperto al traffico il Ponte di Ferro con grande presenza di autorità e di persone.

Ancora la stele che ricorda delle 10 donne uccise il 7 aprile 1944 non è stata ancora riposizionata dove era stata messa tanti anni fa.

Si potrebbe quasi affermare che le 10 donne si siano raddoppiate, perché quei nomi scritti intorno alle testine della stele si è scoperto che non sono i veri nomi delle 10 donne uccise come rappresaglia per l’assalto al forno Tesei.

Perché allora vennero scolpiti quei nomi, nomi riportati anche sul libro che leggemmo nel 2017 nella biblioteca della Garbatella Moby Dick, come riportato sulla locandina ?

Come ogni 7 aprile dal 2003 anche per il 7 aprile 2025  saremo  con il corpo e con l’anima alla Stele.

La Stele si trova ancora presso la sede dei sommozzatori dei vigili del fuoco nei pressi del ponte. (Leggi anche i nostri precedenti articoli) 

Nella foto del 20 marzo 2025  scattata dal fotografo Stefano,  Fatagarbatella mostra dove si trovava la stele. I lavori è previsto che i lavori termineranno entro la fine dell’anno. 

Infanzia di l’altro ieri e di oggi una targa ed una cuccia

Questa targa si trova alla Garbatella in Via Padre Semeria sulla stessa strada c’è  una scuola media,  ad una vicina  traversa ci sono una scuola materna ed elementare.

La targa storica (veramente mal conservata) è  del convitto Locchi delle orfane figlie degli impiegati postali nella villa 9 maggio.

La villa nove maggio nasce nel 1936 ed in questi giorni è  diventata Accademia INPS.       (vedi video c’era una volta villa 9 maggio)

Garbatella si sa è ormai una polena che apre da molti anni percorsi spontanei di educazione civica.                 

L’ambasciatore G di 11 anni che frequenta la scuola media in Via Padre Semeria poco distante dalla targa, alcuni giorni fa mi manda un messaggio vocale ed alcune foto. Il messaggio parla del corpo di un cane morto chiuso in una busta  e vicino c’è  una cuccia rossa.

Si tratta della scoperta di un suo compagno di scuola giunto in ritardo in classe, perché si era fermato a guardare un gruppo di persone che osservavano curiose un cane morto. All’uscita di scuola un gruppetto di ragazzini seguono il compagno ritardatario per vedere se c’è ancora  la povera bestiola. Il povero cane è  ancora là,  dentro un sacchetto rosso.  Il cane è  ormai in stato di decomposizione con una mascella che sembra rotta e tante mosche intorno.

I ragazzini prontamente hanno chiamato prima la protezione animale, che suggerisce loro  di chiamare i Carabinieri. I ragazzini hanno quindi telefonato ai Carabinieri ed ai Vigili Urbani e l’ambasciatore G manda il vocale con la notizia a Fatagarbatella.  Dei tanti adulti che si erano fermati a guardare il cane nessuno aveva avvertito Carabinieri o i Vigili. 

MORALE DELLA STORIA: noi adulti dovremmo constatare che a volte dovremmo prendere esempio dall’infanzia ed ascoltarla di più. 

La Fata gira il vocale a Magokin8 e a Fatassessora ed ad alcuni giornali locali e lo narra anche a Roma Radio Capitale.

Percorrendo la strada dove c’è  la targa gira a sinistra e riconosce la cuccia delle foto fatte dai bambini.

Il cane morto che però  ci lascia un messaggio silenzioso, era stato abbandonato nel prato dove molti anni fa INPS doveva costruire case.

Durante i lavori negli scavi furono rinvenuti dei reperti storici fra cui anche una tomba chiusa e i lavori vennero bloccati. Nella tomba  c’era una donna che venne definita “STREGA”, perché tra le gambe dello scheletro c’era una ciotola dove erano state bruciate erbe.

A Garbatella NULLA succede a caso …. la storia continua

L’intervista a RadioRomaCapitale di Fatagarbatella (dal minuto 2.10 al 6.40 parla dell’ ambasciatore G e dei suoi amici e del ritrovamento del cane

G. come Garbatella 1925/2025

Il 10 febbraio è  iniziata la distribuzione presso la biblioteca Moby Dick da parte di Fatagarbatella del  calendario per la celebrazione dei 105 anni dello storico quartiere.

Quest’anno il 18 febbraio la Garbatella compirà 105 anni e sempre e nello stesso giorno ricorrono  i 100 anni dalla fondazione della Enciclopedia Treccani.

Negli ultimi anni a maggio nel quartiere della Garbatella in piazza Damino Sauli la fondazione dell’Enciclopedia Treccani organizza il Festival Treccani della lingua italiana.

Il calendario 1925/2025 G. come Garbatella, G.come Giornata mondiale dell’infanzia G.come Guido Padre  GUIDACI ha allegata l’inizio della fiaba “C’erano una volta I sogni”…

Fatagarbatella iniziò  a scrivere i suoi sogni con penna e pennino intinto nell’inchiostro contenuto nel calamaio che si trovava nel buco al centro del banco di scuola.

Il calendario riproduce il disegno che ha ispirato l’architetto Alessandro Nocera che ricevette la lettera con allegato il calendario  1994 sponsorizzato dai negozi d’italiano della Richard Ginori.

Il calendario è  stato donato in primis all’assessore alla cultura di Roma Massimiliano Smeriglio ed alla autrice del libro “all’ombra della storiaStefania Craxi in occasione della presentazione del libro.

Stefania Craxi e Massimiliano Smeriglio

20 e 25 novembre 2024

Due giorni importanti e un ponte tra due biblioteche a Garbatella.

Biblioteca LUSSU Il 20 novembre 1924/2024 diritti infanzia ed adolescenza Cultura e Comunicazione tra fiabe musica e canzoni.

MOBY DICK 25 novembre “25 anni dopo Tolleranza zero violenza sulle Donne”. Riflessioni e Proposte  verso il Giubileo 2025 per i diritti dell’infanzia.

Riprendendo l’esempio dalle fiabe…quante piccole fiammiferaie nel mondo ??? Come  può superare il doppio dolore un figlio  o figlia  quando sua madre  viene uccisa dal padre??? 

Nella foto la squadra che  a gennaio presenterà  il calendario degli incontri mensili a tema  Cultura e Comunicazione 

qui sotto dagli archivi di Fatagarbatella un estratto del materiale per la giornata del 25 novembre 1999

29 e 30 settembre 1975/2024 semi d’amore per non dimenticare

Come ormai da molti anni l’associazione culturale Il tempro ritrovato di Fatagarbatella con la collaborazione delle associazioni MO.I.CA Roma e La Cultura del Cuore  con il patrocinio del Municipio VIII si incontrano presso i parchi dedicati a Rosaria Lopez e Donatella Colasanti

SEMI D’AMORE vuole essere non solo un messaggio che ricordi l’accaduto (che si appresta a celebrare il prossimo anno il mezzo secolo ). Ma che una storia tanto triste e dolorosa  promuova  a partire proprio da questi due parchi che devono onorare la memoria di Rosaria e Donatella, unite da uno stesso destino, ma anche molto diverso.

Rosaria morì nel 1975  sotto sevizie  e Donatella fingendosi morta per 30 anni lottò per la giustizia. Giustizia non solo per lei ma per tutte quelle donne che subirono e continuano a subire violenza.

 La violenza  è di diversi tipi va da quella psicologica a quella  fisica…Solo che quella fisica è visibile,mentre la psicologica non è visibile e logora lentamente. 

Il 29 e 30 settembre 2024 saranno piantumati due alberi a cura dell’assessorato alla cultura ed alla memoria come messaggio e   simbolo  che partendo proprio dall’ambiente curato e rispettato, l’amore può. L’amore può insegnare  il rispetto reciproco e per far crescere un albero oltre ad essere piantumato vanno protette le radici ed ha bisogno di acqua e sole.

Appuntamento il 29 al parco Rosaria Lopez Via Pico della Mirandola  ROMA alle ore 17,30 ed il 30 settembre  alle ore 17.30 al parco Donatella Colasanti Via di Villa di Lucina angolo Via Giustiniano Imperatore  

27 settembre parco Donatella Colasanti piantumazione albero

27 settembre parco Rosaria Lopez piantumazione albero

12 settembre 1943/2024 fatagarbatella ricorda…. Jole Zedde

Per arrivare a questa targa ci sono state tante iniziative ne pubblichiamo qualcuna tramite qualche foto ed articoli.

Come abbiamo detto ricordando Rossana Di Lorenzo il primo settembre scorso all’arena Garbatella al parco dedicato al fratello con un suo amico Umberto Di Grazia, la Garbatella di storia ne ha tante ancora da scoprire. La storia di Jole ce la narrò  Elisabetta Di Renzo

A Elisabetta Di Rienzo sono riuscita negli anni a farle dedicare il consultorio familiare della Garbatella.

 il fratello e della nipote di Jole con Giovanna Arcidiacono
L’attore , scrittore e poeta Corrado Croce davanti alla targa di Iole Zedde
Concerto per Jole alla fontana Carlotta

Se ne va uno degli ultimi fusti storici della Garbatella

FULVIO CARNEVALI è  stata una pietra miliare dello storico quartiere Garbatella, conosciuto nell’ambiente cinematografico  come Er Garbatella è stato operatore cinematografico di stabilimento ed all’occorrenza era anche doppiatore quando  c’era bisogno di personaggi che parlassero la pura lingua romane.

40 anni di cinema la passione per il suo lavoro

Chi era Fulvio garbatellano doc lo si può leggere sulle mie interviste nel quaderno numero uno di Moby Dick  nella narrazione dei bagni pubblici di Innocenzo Sabbatini l’architetto visionario. Fulvio era quel ragazzino che quell’aprile del millenovecentoquarantaquattro, si era ritrovato sul ponte di ferro a porto fluviale mentre andava a prendere la farina al mulino Biondi come le aveva detto sua mamma, ed aveva visto “un mucchio di donne uccise“.

con Fulvio Carnevali davanti alla Stele nei pressi in ricordo di quel 7 aprile 1944

Fulvio questa storia l’aveva narrata più volte nelle ricostruzioni storiche della Garbatella, anche nella trasmissione di CHI L’HA VISTO, all’archivio Flamigni, alla biblioteca Moby Dick e nel salotto delle Fate presso il ristorante ARDITO, a Casetta Rossa ed a Villetta.

Noi dell’associazione culturale Il tempo ritrovato siamo state fortunate a conoscerlo e registrarlo. Grazie a tutti i suoi racconti abbiamo conosciuto quella Garbatella dei ragazzi degli anni 30 e 40. Amico di Maurizo Arena amava anche mostrarci una foto di quando era anche lui un fusto come  il suo amico di scorribande.

Con la scomparsa di “Er Garbatella” se ne va  una parte di quel quartiere dove un tempo si nasceva in casa, lui diceva di essere stato raccolto dalla levatrice Italia ed io gli rispondevo:” “a Fulvio io sono figlia di una Vacca, la mia levatrice di cognome faceva Vacca” … e giù  a ridere, come ho detto a Massimo suo figlio :”Già ci manca tra lacrime e sorrisi” 

agosto a Garbatella cene garbatellane in allegria
Fulvio Carnevali ci parla di Paolo Pasolini che aveva conosciuto

i video che seguono sono stati fatti l’8 settembre 2019 Fulvio ci racconta in quei giorni del 1943…