calendario 2020

Quest’anno l’associazione Il Tempo Ritrovato  è tornata indietro per andare avanti ed ha prodotto due calendari di una sola pagina come fece con quello del 1993 chiamato  “filastrocca per una crisi”. I due calendari sono stati allegati al premio Fantasia di Garbatella europea 2019  e sono illustrati da foto e disegni con due semplici filastrocche che, nel corso dell’anno si tramuteranno in favole. Le favole saranno sempre ideate da Fatagarbatella  prendendo spunto dalla realtà che la circonda. I calendari sono stati allegati al premio Fantasia di Garbatella europea 2019 dedicato al pittore Carlo Acciari ed al cantautore Enzo Ventre che hanno narrato la Garbatella sulla tela e con le canzoni. Il premio è  stato conferito a Roma  presso l’hub culturale MOBY DICK dall’Assessora alla scuola Francesca Vetrugno e dalla consigliera nonchè ex assessora alla scuola Paola Angelucci  e dall’attrice Rossana Di Lorenzo.

Il premio viene conferito ogni anno il 20 novembre  nella Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza convenzione ONU del 1989

L’associazione ha abbinato tramiti incontri e passeggiate sociali per la Garbatella  negli anni passati  il Progetto G

G come Garbatella G come Genitori G come Gioco i numeri della convenzione ONU ai numeri dei lotti della Garbatella,  usando in particolare lotto 31  che nell’articolo della convenzione ONU  è il diritto al GIOCO, convinta che chi impara a giocare da piccolo saprà anche giocare da grande. Il gioco è importante saperlo insegnare per farlo  imparare da piccoli per non cadere da grandi nelle varie ludopadie in  crescita. 

se desideri ricevere gratuitamente in formato PDF i calendari di Fatagarbatella scrivici utilizzando lo spazio commenti di questo articolo

istruzioni l’uso…

Sul web è facile trovare tantissime notizie e informazioni sullo storico quartiere della Garbatella. In questo “omaggio al quartiere” abbiamo cercato di raccogliere le storie di chi ci ha vissuto o ci vive tutt’ora. Il materiale è stato raccolto per categorie e per una più facile consultazione dopo la “mappa dei lotti del quartiere” vi è una breve descrizione di ogni voce del menù… e in attesa del 18 febbraio 2020 vi invitiamo a seguire la pagina

verso il Centenario GLI EVENTI

verso il Centenario Gli Eventi: alcune iniziative che vengono realizzate in attesa del 18 febbraio 2020

una passeggiata per il quartiere: Fatagarbatella ci propone una passeggiata fra le strade della Garbatella, molte delle quali dedicate a “uomini di mare”, e ci fa conoscere le molte strade del quartiere dedicate a donne. dal sottomenù si accede ad una piccola selezione di foto e ad una serie di video per i vicoli del quartiere in compagnia di alcuni amici che lo raccontano fin dalla posa della prima pietra… ed a

Rigeniamoci con Arte: La Garbatella è stata ed è tutt’ora luogo dove sono state girate molte scene di film famosi e vi abitano tutt’ora importanti artisti e attori…

il GenteNario: viedo, foto e ricordi di persone che hanno vissuto o vivono tutt’ora nel quartiere

Garbatellandia: uno spazio dedicato ai bambini da 0 a 197 anni e mezzo d’età

la fontana Carlotta:  la fontana magica del quartiere con una vita “travagliata”…

Centenario per il sociale: alcune proposte perché il centenario possa essere un’occasione per aiutare chi ha bisogno… e nel sotto menù è possibile conoscere alcune associazioni che operano nel quartiere

i link:  dove poter conoscere chi ha collaborato a questo progetto

un quartiere magico…

La Garbatella è un bellissimo quartiere di Roma…

i lotti che la compongono sono attraversati da tanta Storia e dalle tante Storie delle persone che ci hanno vissuto… ecco perchè ci piace pensare a questo anniversario come il GenteNario della Garbatella

ma La Garbatella è anche un luogo magico dove a volte avvengono pure delle piccole magie…

Galeotta fu la Panchina posta vicino alla storica fontana Carlotta, un simbolo del quartiere…infatti fu proprio a causa di quella panchina che un bel giorno una Fata che è nata e vissuta nel quartiere conobbe uno strano Mago proveniente dalla Toscana.. il cosiddetto magoAggiustatore…


FataGarbatella (Mirella Giovanna Arcidiacono)

e il MagoAggiustatore (Massimo Tiezzi) vi invitano a visitare queste pagine ed a scoprire un pò di storia del quartiere…

nella pagina GenteNario è possibile conoscere alcuni dei personaggi del quartiere mentre nella pagina Garbatellandia sono riportate alcune delle più belle favole e storie di FataGarbatella

questo sito è realizzato dalla Cooperativa Sociale

CI BASTA (un tetto, del pane e un lavoro ) onlus  

invitiamo tutti coloro che desiderano collaborare a questo progetto a contattarci, saremo ben contenti di dare un pò di spazio su queste pagine a chiunque voglia parlare del quartiere

per il momento vogliamo ringraziare per la collaborazione:

Luciano Roffi (alias MagoRoffinski ) attore

Laura Manciati (alias Fatafotografa) fotografa

Fulvio Carnevali (alias Er Garbatella)

organizzazione CI BASTA – Amici di Fruzzico – Sémo Noi

Auguri GARBATELLA bella !!!

di Massimo Tiezzi

nel 1992 mi sono trasferito per lavoro da Firenze nella magica Roma…

all’epoca sviluppavo software per l’INAIL nella sede accanto al santuario Santa Maria Regina degli Apostoli nel quartiere di San Paolo…

nel 1997 ero alla ricerca di un’abitazione in una zona abbastanza vicina al mio ufficio ed è stato così che ho scoperto la Garbatella…

ed è nato un amore a prima vista…

si tratta di un quartiere bellissimo, pieno di storia… molto apprezzabile anche da un punto di vista architettonico…

come tutte le aree urbane piano piano si sta trasformando e si adegua ai nuovi tempi… ma è importante che la storia del quartiere non venga dimenticata

per questo motivo ho deciso di festeggiare il Centenario della Fondazione della Garbatella raccogliendo in questo sito un pò di foto, video, racconti e aneddoti su questo bellissimo quartiere…

La Garbatella vista con gli occhi della sua Fata

di Giovanna Mirella Arcidiacono de’ Garbante

Scrivo questo cenno di storia della Garbatella avendo conosciuto per puro caso Massimo Tiezzi che riparò una panchina vicino alla fontana chiamata Carlotta alla piazza che dà il nome ad un missionario toscano Piazza Ricoldo da Montecroce . Questo cenno di storia ed altro materiale è donato per puro amore per  salvaguardare le mie radici essendo nata proprio vicino a questa fontana.

Nulla chiedo per quanto scrivo e per quanto andrete a leggere, ma  pretendo RISPETTO per il mio lavoro sul quale nessuno può speculare in alcun modo  

                                                  Buona lettura

Era un caldo mercoledì di febbraio , la primavera faceva capolino a Roma, quando viene messa la prima pietra per costruire quel quartiere che poi sarà chiamato Garbatella,  anche se di nomi se ne erano fatti più di uno e  all’inizio volevano chiamarla Concordia.

La volevano chiamare Concordia, perché da poco finita la prima guerra mondiale.

Era  più precisamente il 18 ed era mercoledì,  il giorno che la chiesa festeggiava  le Ceneri, perché racconto questo proprio su un sito costruito e ideato da una persona Toscana ?

Perché a mio modesto avviso la Garbatella ha a che fare qualcosa con la Toscana a partire proprio dal nome e dalle passeggiate che faceva San Filippo Neri.  

Le passeggiate di San Filippo  iniziavano subito dopo carnevale e sono ricordate un po’ dal murales  di Salvatore Russo sulla parete della chiesa costruita nei primissimi anni cinquanta. Il Rotary club a metà anni novanta  cercava un muro per realizzare un murales La mia amica  Rossana Bartolozzi   faceva parte del gruppo muralisti romani , mi presentò Salvatore Russo che era il contatto con il Rotary club  e così lo presentai a padre Guido. Padre Guido ci spedì subito a Sant’Onofrio per  farci comprendere meglio la figura di Filippo il buono.

Le cose non andarono proprio  come ci erano state dette agli inizi  dai rotariani, cioè che dopo il murales avremmo scritto un libro sulla storia del quartiere…  MA QUESTA E’ ALTRA STORIA CHE VI NARRERO’ FORSE IN SEGUITO.

Quel 18 febbraio del 1920 iI Re Vittorio Emanuele III,  chiamato anche dalla gente Re Pippetto per la sua bassa statura, arrivò verso 12:00 in automobile.

Il Re d’Italia giunse  su questa collinetta che un tempo veniva chiamata ”Colle della Pace”  perché vi venivano seppelliti i morti, i morti venivano seppelliti  fuori le mura di Roma.

Alcuni oltre a Concordia avrebbero voluto chiamare questo luogo Remuria,  perché la leggenda dice che se Remo avesse costruito lui la città l’avrebbe chiamata Remuria  (dal suo nome Remo-Remuria). La leggenda di Roma sappiamo che nasce da un fratricidio che ricorda,  a mio avviso,  in qualche modo la storia di Caino e Abele.  Pertanto la leggenda ci dice che Roma viene costruita da Romolo che uccide il proprio  fratello queste sono cose che non fanno onore e troppe  volte vengono dimenticate o poco considerate..

I due gemelli poi…  la leggenda dice che vennero allattati da una lupa di nome Acca Larenzia che moglie di un pastore di nome Faustolo e che probabilmente era una prostituta.  Ci sarebbe da riflettere sulla storia contemporanea (epoca fascista)  che i bambini vennero anche chiamati figlia della lupa.

 Insomma  la Garbatella forse si chiama così, perché  era piena di vigneti e l’uva veniva coltivata a filari bassi, questa coltivazione è  chiamata ”coltivazione a garbata” Sembra che qualche tralcio di questa vite sia rimasto nell’oratorio sulla via delle Sette Chiese,  sembra e ripeto sembra,  perché molte cose alla Garbatella sembrano, ma a volte sono solo leggende.

C’è poi la leggenda della Garbata ostella che molti chiamano Garbata ostessa, ma se così fosse il quartiere si sarebbe chiamato Garbatessa.

Questa bella donna dai modi garbati mesceva vino in una fantomatica osteria  il suo nome ??? Forse Maria, forse Clementina… i  forse sono molti ed in cento anni chi più ne ha più ne mette. Il vino comunque era rosso e se vogliamo proprio approfondire, visto che la collinetta della Pace poi Garbatella era in primis proprietà del Vaticano…Si sa che durante la messa il vino che beve il sacerdote e rappresenta il corpo di Cristo è rosso. Inoltre Monsignor Nicolai agronomo e Ministro dell’agricoltura in Vaticano, amava chiamare  proprio l’uva  coltivata  a garbata e chiusa nei dodici cancelli “uva garbatella

 Alla Garbatella appena costruita  arrivarono le persone dai vari smembramenti di Roma, perché la città dopo la prima guerra mondiale cominciò giustamente  a prendere un altro volto.

Le prime strade hanno nomi di gente di mare, Infatti la strada dove c’è la  prima pietra porta il nome di Benedetto Brin ammiraglio e ministro della marina mercantile. Intorno a Benedetto Brin  c’è sotto l’archetto ( dove si trova l’immagine della Madonnina che ricorda l’inondazione del Tevere)  Via Luigi Orlando che sbuca a Via della Garbatella che però prima si chiamava Via Serafini. Serafini è il nome degli abitanti  della villa  i signori Serafini dove ancora c’è il cancello con il loro nome  e dove  si trovano le catacombe di Commodilla . Il parco dove si trovano le catacombe,  però ora si chiama Giovannipoli dal papa Giovanni VIII che, fece costruire le mura contro le espugnazioni dei Saraceni alla vicina basilica di San Paolo. Inoltre la fontana che si vede sulla piazza Brin non è quella d’epoca e su i due giardini un tempo c’erano delle case, questo punto viene chiamato Pincetto della Garbatella  e doveva essere la finestra sul Tevere. Piazza Brin è tagliata da Via Guglielmo Guglielmotti e se volete saperne su di lui troverete che aveva a che fare con i galeoni.

Inoltre ci sono strade che portano nomi di Missionari e molto probabilmente,  perché la collinetta era proprietà del Vaticano,  tant’è che una delle costruzioni più antiche è la Casa dei bimbi che a Garbatella i primi garbatellani chiamavano “la scoletta” .

La Scoletta o Casa dei bimbi venne  restaurata e ricostruita in altre parti dall’architetto  Innocenzo Sabbatini (vedi quaderno nr,1 di Moby Dick del tavolo dell’archivio storico del Municipio VIII).era una vecchia cascina di caccia  (di proprietà sempre del Vaticano ) di un certo Serganti amico dei Medici che commissionò  la Madonna giardiniera a Raffaello.

Alla “scoletta” approdarono dall’albergo rosso le Figlie della Carità chiamate bonariamente sempre dalla Garbatella di qui tempi “le suore cappellone” per via del grosso cappello bianco.

Le cappellone sfamarono tanta infanzia di quei tempi,  presso  la Casa dei Bimbi inoltre  l’estate veniva anche istituita una colonia per le vacanze. A fine anni cinquanta inizi anni sessanta le Figlie della Carità  vennero rilegate in un piccolo, ma  tuttora attivissimo spazio per infanzia a Via Ignazio Persico  e la Casa dei Bimbi con il suo bellissimo  parco divenne scuola materna  del Comune di Roma, ma a tuttoggi non viene fatta nessuna colonia estiva, una piccola parte del parco e la casetta del giardiniere è divenuta nel tempo  l’associazione “Casetta rossa”, dove avvengono vari incontri culturali e si possono degustare prelibati cibi .

Quando la Garbatella venne costruita  con grande attenzione degli architetti,  oltre la Casa dei bimbi c’erano  anche la chiesoletta di Santa Eurosia ed Isidoro  con annessa una piccola vaccheria su via delle sette chiese e la villetta che sembra fosse una torretta di avvistamento dove sembra ci vivesse una contadina. La villetta poi venne  occupata dalla milizia fascista e a fine seconda guerra mondiale  con la caduta del fascismo divenne sede del P.C.I. Con il trascorrere del tempo anche questo luogo si è  un po’ modificato in importanti incontri socio-culturali e politici

Su come si è evoluta e cambiata questa antica collina della Pace  ce n’è molto ancora  da dire, conosciuta per le varie fiction, ma questo lo lascio raccontare a chi ama  parlare di questo tipo di storia, personalmente mi sono data il compito di narrarla in favola . Presso la sede dell’hub culturale Moby Dick a Via Edgardo Ferrati 3 Roma potete prendere in prestito  il libro “Le favole delle nonne e dei nonni” li troverete un pò delle favole di Fatagarbatella