7 aprile 1944/2024 per non dimenticare e tanto meno cancellare

Quel venerdì Santo non si dimentica…la stele con i nomi delle presunte vittime è ora in custodia presso il gruppo sommozzatori del ponte dell’Industria Il ponte prese fuoco ed ora con i lavori di rifacimento sarà più grande e più bello dicono gli addetti ai lavori. Ma la stele che fine farà? Questo é quanto si chiede il Comitato delle fate dopo aver letto un ultimo libro che conferma quello che loro supponevano da una ventina di anni. Le donne uccise non sono quelle scritte sulla Stele, ma quei nomi perché vennero scritti su Roma città prigioniera ? Un libro di 40 anni fa preso ora in prestito alla biblioteca Lussu da Mirella Arcidiacono, che dal 2003 ogni 7 aprile si é recata con altre donne a deporre un fiore. Pertanto col comitato delle fate intende far visita alla stele e si è messa in contatto con chi la tiene in custodia

Alessandro Bologna il sommozzatori dei vigili del fuoco Mirella Arcidiacono promotrice dell’evento insieme a Anna Maria Tocci (e Concetta Fusco non in foto ) Maya Vetri assessora alla cultura e  memoria

AUGURI GARBATELLA 104 !!!

1920/2024 STORIE E LEGGENDE narrate della GARBATELLANA DOC a cura di Giovanna Mirella Arcidiacono presidente dell’associazione culturale Il Tempo Ritrovato  con la collaborazione del Comitato delle fate

I festeggiamenti dello storico quartiere iniziarono il 18 febbraio 1997 grazie all’idea di Concetta Fusco (ora vicepresidente del Movimento Italiano Casalinghe donnattive in famiglia ed in Società) che promosse presso il locale Bifiter  BUON COMPLEANNO NONNA GARBATELLA 

il premio venne consegnato da Rosario Mocciaro presidente dellaXI Circoscrizione.

Nel tempo molte associazioni si sono attivate per festeggiare la nascita dell’antico quartiere e molti sono i titoli che vengono dati per festeggiare in amicizia ed allegria i 104 anni dalla posa della prima pietra. 

FATAGARBATELLA  torna indietro nel tempo per vivere serenamente il presente e costruire un futuro migliore a partire da questo luogo che un tempo si chiamava COLLE DELLA PACE

Nella locandina si trovano le varie iniziative in programma  che vanno da sabato 17 presso la fontana Carlotta in Piazza Ricoldo da Montecroce alle ore 18 dove sarà illustrata l’idea dei vari programmi  della Garbatellana doc nata alla Garbatella e che nel 1990 ha fondato l’associazione culturale Il Tempo Ritrovato per tutelare le radici storiche della Garbatella

giornata della memoria 2024

Il 27 gennaio è la Giornata della memoria.

Una giornata importante se ne parla nel salotto delle fate al castello di Fatardita a Roma  Piazza Navigatori. Fatagarbatella presenta il calendario “Le favole toponomastiche”, la storia narrata in favola tramite la storia delle strade…come si chiamava Piazza dei Navigatori? 

appuntamento il 27 gennaio ore 18.00 presso il ristorante L’ Ardito in piazza dei navigatori, 46 – Roma

Le fate  delle  Pari è di  Più

 Le fate si incontrarono al castello di Fatardita  per far partire il progetto fatato delle fate che leggono, scrivono, dipingono, cucinano e fanno tante altre cose… Bisognava riprendere anche quel progetto di Garbatella Segreta che avevano ideato a Via della Garbatella  al castello della FataSoragarbatella quel 4 luglio 2019. “Garbatella Segreta” Il progetto prevedeva  di filmare storie dalle finestre. Le finestre  di  alcune case dello storico quartiere, poi tramutare le riprese in  libro. Il progetto si era interrotto per la pandemia l’8.3.2020.

          Alla riunione del Comitato le fate avrebbero dovuto portare un libro che avevano letto e parlarne tra di loro , oppure portare qualcosa che parlava di loro. Non tutte avevano portato un libro in quel giorno fatato della creatività…Era il 22 gennaio 2023 ed il 22 gennaio  1944 è una data storica. La data dello sbarco di Anzio, dove morirono tanti figli del mondo…I figli sono figli e le guerre non fanno distinzioni,  feriscono, uccidono, distruggono ..

          C’era proprio  bisogno di scrivere la Favola della Pace.

 Certo per raccontare la storia in favola bisogna essere veramente magiche!  Così il Comitato delle fate aveva fatto una bella “PENSATA”.   Fata LadyGarbatella aveva portato il libro “Con occhi di Donna” di Luisa Ravera, Fatarina aveva portato i carciofi cucinati  alla “giudia”, perché come sapeva cucinarli lei non sapeva cucinarli nessuna delle fate. Nel progetto fatato  delle fate, quelle  che fanno tante altre cose,  c’era e c’è  anche “giocare con le parole.Le parole hanno un preciso significato, a volte ne  può significarne più di uno…    Fatagarbatella aveva portato il libro “Garbatella come eravamo1835-1960” dove le fotografie dicevano molto, ma molto più di tante parole… E  poi c’era da scrivere anche  la nuova   favola di Garbatella-Garbatellandia 103  senza i forse, i può darsi, i poi vediamo e senza i ma ed i se…… Tutte indossarono il nuovo cappello magico e sventolarono la bandiera fatata delle Pari e di Più.  Si fotografarono felici e sorridenti  con cappello, bacchetta e bandiera. Nella foto non c’erano però tutte le fate del Comitato, alcune fate  avevano  trovato traffico tra una nuvola e l’altra delle idee. Altre vivevano in altri lontani luoghi fatati come Fatalavenella, Fatamirta, Fatamariuccettina Fataserena, Fatabira e tante altre sparse per il mondo.   Il cibo fatato va mangiato  caldo altrimenti perde le sue proprietà magiche .  Le fate  si misero a tavola ed iniziarono a mangiare  con il motto “chi ha tempo non aspetti  tempo. Si sa che il tempo è danaro, ma in molti ancora non se ne rendono conto. Mangiavano e discutevano allegramente e nel mentre… accadde proprio una strana cosa…  Videro che c’era un buffo  esserino che andava in giro con una lente di ingrandimento! Era un strano garbasorcio8 aveva le orecchie piccole non grandi come la stirpe garbasorci8ttifera. Inoltre lo strano esserino andava in giro con una grande lente da investigatore.

All’improvviso passò sotto al tavolino, allora tutte le fate contemporaneamente  s’inchinarono e chiesero:”Ma  chi sei come ti chiami da dove sbuchi fuori?”    Lui rispose tra il  timoroso e l’orgoglioso :”sono Il sorcio8cto e sono fuggito via, ora ,sto andando dove devo andare ! Sto cercando la strada giusta..la via maestra.”.

          Si vedeva che aveva fretta andava di corsa …voleva andare via  per andare dove doveva andare. Si era ritrovato in quel posto e  non sapeva neanche come ci si era ritrovato    Fatacasalinghità aveva interrotto la lettura del libro che aveva portato  su Federico Caffè.                    Fatafotografascrittorarevisoradeiconti  aveva scritto un libro  su di lui, essendo stata sua allieva. Fatacasalinghità che ci sapeva fare con le domande, s’interruppe dicendo:” Ehi, questo è un posto magico molto antico Esserino chi sei, come possiamo aiutarti? Ma quello  si diresse saltellando verso  la porta usci da sotto l’uscio, dalla parte del giardino.  Fatapittora  esclamò:” certo che è buffetto  questo sorcetto con quelle orecchiette e che va in giro  con quella lente d’ingrandimento! E poi dove tiene l’altro braccio? Forse  lo tiene dietro come se non lo avesse, forse lo fa per una questione di equilibrio!?  I garbasorci8tti  sono un po’ particolari e  poi dipende di che etnia sono, questo mi sembra un po’ confuso e poi dice di essere  il sorci8cto ! disse Fataladygarbatella. Fatagarbatella propose di seguirlo e così fecero tutte. Si resero invisibili  con la loro parolina magica e segreta “gnaganava gnaganava” e lo seguirono passo passo … Lo videro attraversare la Via Cristoforo Colombo e dirigersi verso la  via delle Sette Chiese, dove c’era un tempo una vecchia scuola. La vecchia scuola Maria Adelaide prima era stata a via Nazionale, vicino ad una prestigiosa Banca. Alcune fate avevano frequentato quella scuola, dove c’era e c’è  l’ultimo portale della Garbatella, fatto restaurare da Padre Guido, e ancora ci sono un pozzo ed una Madonnina…             Le fate curiose  mentre proseguivano sicure di essere invisibili,  specchiandosi in una vetrina, proprio vicino a dove un tempo c’era il cinema Avana, si accorsero che ….i cappeli  stavano volando dalla testa e…. Loro erano invisibili si…si,… loro le fate erano invisibili ma… Ma i loro cappelli no.  Così per la strada si vedevano volare cappelli colorati qua e là… E la gente  guardava un po’ incuriosita ed impaurita.                                                        

            L’esserino buffo dopo aver percorso la via delle Sette Chiese, passando anche davanti all’oratorio si fermò sulla piazza di Sant’Eurosia, proprio dove c’era sopra il cancello l’immagine di San Filippo Neri.  L’esserino  continuava a girare su se stesso e muoveva  in alto la lente di ingrandimento, poi la posizionava per terra e poi di nuovo  verso l’alto :Poi all’improvviso passò sotto l’archetto, Imboccò velocemente Via Antonio Rubino la strada che portava a Piazza Sapeto, dove nel 1952  era stato girato il film “Le ragazze di Piazza di Spagna.  Si sentì una voce bisbigliare “ragazze forse scenderà la scalinata di Via Orsucci, probabilmente ha sete va a bere:   I cappelli sobbalzarono e si misero in circolo vicino al nasone, la classica  fontanella romana, che  magicamente sgorgava acqua di tutti i colori. In terra c’era una pergamena arrotolata chiusa da un nastro bianco, rosso e verde ed un biglietto con scritto “Fate benvenute nel paese dei ranocchi”. Firmato Garbatellocchio che la storia tiene d’occhio. Le fate erano incuriosite, perché sapevano ormai da molto tempo che  Garbatellocchio aveva ricevuto l’incantesimo della strega rosicona, che lo aveva reso invisibile. Strega rosicona avrebbe voluto rendere tutte le fate del Comitato invisibili. Strega Rosicona non sapeva che loro le fate del Comitato si divertivano ad essere invisibili; possedevano una pozione che avevano creato proprio loro, volando con la fontana – mongolfiera  e l’avevano chiamata acqua dell’amicizia serena  Come mai quel messaggio? Si continuavano a chiedere. Era pur vero che nelle favole di Fatagarbatella c’era  scritto che Garbotellocchio diceva di essere nato nell’oratocchio, che la storia teneva d’occhio e che tutto aveva visto essendo nato A.C. 

Garbatellocchio raccontava di essere stato presente quando alla Garbatella (che ancora non era stata fondata e si chiamava Colle della Pace),, aveva visto l’invasione delle cavallette nel Paese dei ranocchi.(1) . Nessuna fata del comitato conosceva  il paese dei ranocchi. Intanto  si erano distratte per leggere la pergamena ed il sorci8CTO era scomparso dalla loro vista…”.Non perdiamoci d’animo” disse Fatagarbatella“dividiamoci e rivediamoci  qui il giorno di Ferragosto, intanto informiamoci  sul messaggio che ci ha lasciato Garbatellocchio.Poi  telefonò a Fatafragolina, Fata Cri Cri, Fatacaramella e Fatapocalisse…”Voi avvertite le fatemamme e fatemaestre”   Nello stesso tempo  si videro i cappelli prendere varie direzioni,  chi girava da una parte chi dall’altra sembravano Pari, ma erano di Più   Intanto sulla scalinata lentamente scendeva la fontanamongolfiera  con a bordo l’autore della favola  del Paese dei Ranocchi  Le fate  si incontrarono a Ferragosto, ma  un po’ di cose erano cambiate. Come al solito da più di dieci anni avevano fatto la passeggiata Garbatelandia.  Poi avevano cenato dove  aveva pernottato molti anni prima Giacomo Matteotti. Un tempo lì c’erano case ora c’è un parco ed a ferragosto c’è ristorazione e musica. Veramente su Piazza Benedetto Brin ce ne sono due,  a quello di fronte ci fanno film. , Magoroffiscky tra le note di “todos cambia” laveva letto  alcune pagine del libro dedicato a Matteotti.  Magoppiastra aveva fotografato tutto intorno anche il Parco Maurizio Arena.  Le fate decisero di non parlare e di continuare a seguire i cappelli , essendo rimaste invisibili per gioco. Avevano bene in mente quello che diceva la pergamena.  La pergamena dava due importanti notizie su Antonio Rubino,  infatti ce n’erano due di Antonio Rubino ed uno dei due aveva scritto “Il Paese dei ranocchi”. Ma chi erano veramente ?          Fatafragolina disse” Ricordatevi quello che dice la pergamena, dobbiamo seguire il nostro cappello restando Invisibili e silenziose!” Il cappello di Fatafragolina si stava dirigendo verso Via Adelaide Bono Cairoli, sorvolò Via Guendalina Borghese e si posizionò sulla panchina gialla di Piazza Caterina Sforza . Le fate dovevano eseguire quanto scritto sulla pergamena, perché di streghe rosicone e di maghi magheggioni ce ne erano  e ce ne sono ancora tanti in giro a rubare idee. Così proseguirono silenziose ed invisibili.  Fatapittora  vide volare il suo cappello verso il giardino delle donne a Giustiniano Imperatore dove c’è il parco Donatella Colasanti.

Fatapittora  aveva letto bene la pergamena e sapeva che  per il 2024 bisognava mettere in pratica le favole toponomastiche.

Intanto il cappello di Fata Garbatella aveva fatto vari volteggi al di là della via Cristoforo Colombo, si era soffermato vicino alla mimosa fatata a Via Benedetto Croce. Il cappello di Fatagarbatella  saltellando era approdato a Via di Pico della Mirandola, proprio dove c’è il parco Rosaria Lopez Intanto si stavano formando  ponti di favole, uno  tra via Damiano Sauli,  Piazza Bartolomeo Romano e  Via  Edgardo Ferrati dove un tempo c’erano i bagni pubblici ed ora c’è la biblioteca Moby Dick. Il cappello da là si era diretto verso  Via di Villa di Lucina ed aveva spiccato il volo  per  via Costantino dove  finalmente era nata la biblioteca Lussu. Lì da quel cappello ne uscì uno verde che si depositò su un tavolo con  le bacchette magiche tutte realizzate con materiale di riuso.   Il cappello di Fatacasalinghità aveva attraversato via Francesco Passino dove c’è il famoso mercato fantasma, aveva sorvolato via Giacomo Rho, Via Roberto de’ Nobili e piazza Ricoldo da Montecroce.  A Piazza Ricoldo da Montecroce  il cappello  aveva salutatole cicogne  della Pace che stavano bevendo alla fontana Carlotta e prendevano nuovi ordini.

 Il cappello di Fatardita era rimasto ben piantato su Piazza Navigatori.Finalmente i  capelli si posizionarono di nuovo sulla testa delle fate Infatti era intervenuta Befa la befana garbatellana  con le sue magie, stava raggruppando i vari ponti delle favole toponimastiche che si andavano via via  formandosi. Era in costruzione il ponte  delle  favole toponomastiche  tra via Pico della Mirandola e via di villa di Lucina, il ponte delle favole toponomastiche  da Via Marco Polo a ponte Settimia Spizzichino…Man mano gli elfi di Babbo Natale  disegnavano la mappa dei ponti delle favole toponomastiche per scrivere nuove favole partendo da quella lunga via Leonardo da Vinci che si trova nel quartiere  San Paolo.

BEFA aveva donato al Comitato delle Fate  la prima enciclopedia di genere della Treccani. L’enciclopedia fatalità era stata presentata a Garbatellandia il 27 maggio 2023 su piazza Damiano Sauli dove c’è la scuola Cesare Battisti e la chiesa Francesco Saverio. Era stata una pura fatalità che ricordava a tutte e tutti che l’Italia  aveva firmato la convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il 27 maggio 1991.

          Befa aveva lasciato un biglietto magico tra le pagine dell’enciclopedia nel luogo fatato di Garbatellandia  con uno scritto “Fate quatto quatto è arrivato il 2024 e c’è un magicogatto con un  cappello visibile ed invisibile a seconda del momento storico.

Il gatto magico un po’ matto risponde al nome Micio 104  e molte bacchette magiche a sua immagine ha fatto   NULLA SUCCEDE A CASO usate bene  cervello, cuore  e naso         

Intanto  da lontano si sentiva  arrivare un  carrettino. Era il famoso carrettiere a vino  che oltre al vino della storia trasportava il garbasorci8tto che non sapeva mai nulla, quello che sapeva tutto il garbasorci8tto allegrotto e la garbasorci8tta dispettosa  

         

ROMA SAN PAOLO inaugurata biblioteca Joyce Lussu

Il Comitato delle Fate ha partecipato all’inaugurazione della biblioteca che il quartiere aspettava da molto tempo la bella biblioteca ha uno spazio dedicato a bambini e adolescenti. La biblioteca  è stata inaugurata come si dice a Roma in pompa magna  addirittura con tanto di fanfara grazie ai musicisti della banda di Roma Capitale. Il nastro è stato tagliato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha ricevuto dalla scuola materna il gelsomino una piccola targa di cartone a forma di libro con la scritta che i libri hanno le ali.

Il sindaco ha poi ricevuto una bacchetta con materiale di riuso da Fatagarbatella, anche i bambini presenti hanno ricevuto una bacchetta simile a quella del Sindaco.

Il progetto del Comitato delle Fate da realizzare nella biblioteca è quello di narrare la storia della toponomastica in fiaba partendo proprio dalla strada dove è nata la biblioteca.

L’importante inaugurazione ha partecipato e rettore di Roma Tre, l’assessore alla cultura del Comune di Roma, il direttore delle biblioteche di Roma, la responsabile delle biblioteche di Roma, il presidente dell’ottavo Municipio qui nella foto con Concetta Fusco vicepresidente nazionale del Movimento italiano casalinghe donne attive in famiglia e nella società. L’assessora alla cultura e alla memoria dell’ottavo municipio, l’assessora alla scuola dell’ottavo municipio, l’assessore all’ambiente dell’ottavo municipio, l’assessore al personale e al decentramento del comune di Roma, Inoltre tante consigliere e consiglieri delle istituzioni. Erano presenti le scuole del territorio Alessandra Macinghi Strozzi, Principi di Piemonte, Moscati e Gelsomino ed associazioni culturali. Qui di seguito alcune foto della manifestazione

La banda musicale di Roma Capitale
Il dono al Sindaco da parte della scuola materna Il Gelsomino
l’intervento di Fatagarbatella

Garbatella racconta Palladium – Il Palladium racconta Garbatella

C’era una volta il cinema teatro Garbatella,,, era stata un’idea dell’architetto Innocenzo Sabbatini…… Il primo giorno di primavera di molti anni dopo, nacque al lotto 31 Fatagarbatella. Una bambina piena di fantasia che aveva  custodito in uno scrigno magico nascosto alla fontana Carlotta. Un giorno d’autunno di tanti tanti  anni dopo dai lotti della Garbatella uscirono tanti echi. Una giovane apprendista fata raccolse tutti gli echi e li tramutò in un piccolo documentario. Era un documentario magico, perché era il suo primo documentario. Il documentario “Echi dai lotti” veniva proiettato il 14 ottobre alle ore 18:00 nella biblioteca Moby Dick, altro luogo magico ideato dall’architetto Innocenzo Sabbatini… e la favola continua prossimamente qui

per non dimenticare 29 e 30 settembre 1975 – 2023 ricordando Rosaria Lopez e Donatella Colasanti

Il Comitato delle Fate (associazioni Il Tempo Ritrovato, Movimento Italiano Casalinghe Donne attive in Famiglia ed in Società e La Cultura del Cuore) con il patrocinio del Municipio VIII e il Servizio Giardini a dato appuntamento a Roma il 29 settembre 2023 ore 17.00 Parco Rosaria Lopez  Via Pico della  Mirandola e il 30 settembre 2023 ore 17.00 Parco Donatella Colasanti Viale Giustiniano Imperatore

E’ ormai dal 2015 che le associazioni Il Tempo Ritrovato e La Cultura del Cuore si recano al parco Rosaria Lopez per ricordare le due ragazze della Montagnola che vissero la tremenda storia che tutti ormai chiamano “Il massacro del Circeo “, si è poi aggiunto il Movimento Italiano Casalinghe donne attive in famiglia e in società di Roma. Così le tre associazioni hanno costituito il “Comitato delle Fate” e cercano di sensibilizzare mass media ed opinione pubblica con vari esempi sui veri valori che partono naturalmente dalla famiglia.

In questi anni anche le famiglie si sono modificate, ma l’amore è sempre lo strumento  vincente in qualsiasi famiglia. Il 29 settembre è stato realizzato nel parco a lei dedicato un murale ricordando Rosaria. Il murale è stato eseguito dallo stesso artista che ha eseguito quello di Donatella il 12 novembre 2022, Paolo Colasanti che si è caricato a piedi dalla Magliana alla Montagnola  il pannello dove è stato fatto il dipinto eseguito con tutte bombolette. E’ pura fatalità che  l’artista ha lo stesso cognome di Donatella.

Il 30 settembre eravamo invece al parco Donatella Colasanti a leggere alcune sue poesie tratte dalla raccolta del libro “Ascolta la mia voce“. Mentre la voce dell’attore Luciano Roffi ha narrato la storia di come è nato il parco dedicato a Donatella.

Tutto questo viene fatto da gente comune, di varie professioni senza alcun scopo di lucro, ma solo per ricordare le due ragazze. Erano presenti la sorella di Rosaria ed il fratello di Donatella. Inoltre il Comitato delle Fate ringrazia l’assessora Maya Vetri per aver fatto sì, che ci fossero presenti due giardinieri del Comune di Roma che hanno piantumato due melograni.

alcune foto e video del 29 e del 30 settembre 2023

29 settembre 2023 Parco Rosaria Lopez mentre l’artista Paolo Colasanti realizza il murale dedicato a Rosaria Lopez, tutto realizzato con le bombolette, l’assessora  alla cultura e alla memoria Maya Vetri spiega come si vorrebbe intervenire sul grande problema sempre più preoccupante del “femminicidio”



Roma   30 settembre Parco Donatella Colasanti.  L’assessora alla cultura e alla memoria riporta in grande linee quanto ha detto al parco Rosaria Lopez. Mirella Arcidiacono presenta le persone del Comitato delle Fate composto dalle tre associazioni Il Tempo Ritrovato, il Movimento Italiano Casalinghe di Roma donne attive in famiglia e in società, La Cultura del Cuore che hanno letto alcune poesie scritte da Donatella. Le poesie sono raccolte nel libro”Ascolta la mia voce” e sono state lette oltrw da Concetta Fusco ed Anna Maria Tocci anche da Roberto Colasanti e dalla giornalista Rai Ilaria Amenta. Il pomeriggio si è concluso con l’intervento dell’attore Luciano Roffi che ha letto la storia stimolatrice delle associazioni a dedicare il parco alla ragazza della Montagnola. Donatella unica sopravvissuta a quello che i mass media hanno chiamato “massacro del Circeo”
Luciano Roffi: Per non dimenticare Donatella Colasanti con uno scritto di Mirella Arcidiacono


era il 29 settembre2015 parco Rosaria Lopez Anna Maria Tocci, Virgilio Tocci e fata Garbatella: la costanza è il nostro forte

Prossimo appuntamento al salotto delle fate presso il ristorante Ardito angolo messo a disposizione da Paola De Benedettis

3 settembre 2023 ARENA GARBATELLA : La serata dedicata a Rossana Di Lorenzo

Sembrava proprio che il cielo sul parco  mandasse un messaggio di grata riconoscenza ed accoglienza per quanto ci apprestavamo a fare. Il parco Maurizio Arena inaugurato il 18 febbraio 2008 , realizzato dopo varie vicissitudini, andava pian piano riempiendosi.

 Giancarlo Proietti della redazione di Cara Garbatella intanto era  in regia e preparava le foto da mandare sullo schermo della Rossana cinematografica e della Rossana amica di quella  Garbatella dove era nata e vissuta.

 Intanto tra il pubblico sorrisi ed abbracci ci si rincontrava con persone amiche che non si si vedevano da tempo.  La piccola squadra organizzatrice  composta da quattro  persone ha veramente fatto una magia visto i soliti  strumenti a disposizione: “AMORE E PASSIONE”.

Noi quattro  possiamo ritenerci soddisfatte e soddisfatti. Le due  donne Maya Vetri Assessora alla cultura e Mirella Arcidiacono dell’associazione Il Tempo Ritrovato Ritrovato, i due  uomini JeanMaurizio nipote di Rossana e Giancarlo Proietti.

L’ospite d’onore Enrico Vanzina è arrivato puntualissimo con sua moglie e il bel ricordo è iniziato in un dolce affettuoso clima come sarebbe piaciuto a Lei, è terminato poi con una luna  sopra la sua casa.. Finalmente da quel 18 febbraio 2008 il primo evento che ha ricordato due  personaggi nati a Via della Garbatella. Il terzo personaggio è l’interprete del film” Le coppie”. Alberto Sordi veniva a trovare le sorelle che abitavano  a Via Vettor Fausto , e spesso  giocava all’oratorio di San Filippo Neri da dove partì il suo primo film Mamma mia che impressione.

 Pubblichiamo di seguito per chi non ha potuto partecipare  alcune foto e video della serata.

L’Assessora alla cultura Maya Vetri apre l’evento Ricordando Rossana …
nel secondo intervento parla la presidente della Commissione Cultura Monica Rossi.
parla il nipote Jean Di Lorenzo e Mirella Arcidiacono
Mirella Arcidiacono alias Fatagarbatella recita VOLEMOSE BENE DA VIVE
intervento da Bruxelles del parlamentare europeo Massimiliano Smeriglio 
Intervento di Giancarlo Proietti della redazione Cara Garbatella e Gabriele Fortuna
 intervento conclusivo del regista ed amico Enrico Vanzina
foto di Francesco Ottaviani: Mirella Arcidiacono dona il libro Garbatella come eravamo al regista Enrico Vanzina
foto Francesco Piastra
foto Francesco Piastra
l’arrivo di Enrico Vanzina

ricordando Rossana Di Lorenzo…

Eravamo da Bruno il parrucchiere a Piazza Augusto Albini aspettavamo il nostro turno, correva l’anno 1967 o 1968.

Timidamente le chiesi :“Lei è la sorella di Maurizio Arena? “

Era quello il periodo che tutti i giornali parlavano del fratello, Maurizio Arena e della Principessa, la nipote di quel Re che mise la prima pietra per la fondazione della Garbatella a Piazza Benedetto Brin …

Mi fulminò con lo sguardo. Passarono molti anni e la Garbatella si modificava da quartiere malfamato stava diventando quasi un villaggio storico e di non so che…

Così decisi di raccontarla io che ci sono nata  e di narrarla tramite i suoi personaggi. Pertanto volevo iniziare proprio da Maurizio Arena, ma come agganciare la sorella? Rischiavo di essere fulminata un’altra volta…Si dà il caso  però che nel 2000 a piazza Brin, epoca Rutelli Borgna ,proiettavano dove c’è la pista di pattinaggio dei film gratis con il progetto cinema Duemila. Siccome stavamo con  il Movimento Italiano Casalinghe ed il Comune di Roma promuovendo un progetto per l’educazione alla raccolta differenziata, andavamo in giro con un camper chiamato “Chi ama Roma AMA”. Lo posizionammo all’entrata dell’arena di Cinemanaduemila. E così agganciai Rossana per la seconda volta dandole una rivista dove ero fotografata con il sindaco di Roma. “Signora vorrei fare un articolo sulla storia dei personaggi della Garbatella e vorrei cominciare da  suo fratello.” Lei mi rispose :”Sono sull’elenco mi telefoni!” ….

Le telefonai ed il resto è storia… Qui di seguito pubblico alcune pagine del libro Garbatella la storia è donna scritto nel 2002 e presentato il 18 febbraio 2003. Il destino è proprio strano andai a casa sua e cominciai a prendere appunti era il 16 agosto 2002 vent’anni dopo il 16 agosto 2022  ero a salutarla presso la chiesa San Francesco Saverio

a quei tempi nel 2002 ci dissero che saremmo diventati ventitreesimo rione di Roma… Poi scoprimmo che i rioni di Roma sono dentro le mura e sono 22 La Garbatella è quartiere storico

alcune foto di Rossana Di Lorenzo

Una serata indimenticabile all’uscita di un ristorante alla Garbatella assieme a Rossana Di Lorenzo Mirella Arcidiacono con la figlia Giulia Giannoni e Carla De Veroli con il figlio Jonathan Limentini
premio Fantasia di Garbatella 2003 (sullo sfondo a sinistra si vedono anche due foto di Maurizio Arena perché a quel premio facemmo una mostra di foto antiche)
foto PIASTRA – Rossana Di Lorenzo, alias sora Garbatella nella sua cucina
Rossana Di Lorenzo e Enrico Vanzina al Palladium nel 2019
Ferragosto 2019 a cena con la storia del cinema raccontata da Rossana di Lorenzo e dall’attore Luciano Roffi
Rossana e Fulvio Carnevali detto “er garbatella”
A cena alla Garbatella con la sindaca di Lavena Ponte Tresa Donata Mina, con la nipotina Giulia Di Lorenzo, con il pittore e marito della sindaca Valdo Stocchi
compleanno di Rossana con Francesco Ottaviani e Gabriele Fortuna
L’amicizia garbatellana la Sora, la Lady e la Fata
Rossana con Gabriele Fortuna
quando parlava di Gabriele diceva che per lei era un suo secondo nipote.
Gabriele diplomato al Dams ha vinto il bando della Regione Lazio “Torno subito” gemmellando la Garbatella con Cuba
ogni 7 aprile al ponte di ferro per tenere viva la storia delle 10 donne

…e mi vengono in mente le parole di quella canzone romana… che cantava Gabriella Ferri

Tanto di tutto tanto di niente Ti ricordi di tanta gente… ciao Rossana

a Peppino Gagliardi Premio Speciale FANTASIA DI GARBATELLA 2009 Palladium

Una serata indimenticabile alla Garbatella fu quella di quel lunedì 30 gennaio 2009. Il teatro Palladium si era salvato da diventare una Sala Bingo e per un accordo fatto con il municipio veniva dato il lunedì alle associazioni culturali. Quel lunedì giocava la Roma e tanti molti preferirono rimanere a casa L’associazione Il tempo ritrovato invece prese la palla al balzo e si mise d’accordo con l’assessora alla cultura Carla di Veroli.

Era stato organizzato il concerto di Max Gagliardi figlio di Peppino. Peppino era un caro amico di Enzo Ventre anni prima aveva fatto una passeggiata con lui e la sua amica Mirella Arcidiacono visitando com’era all’epoca il Palladium che un tempo si chiamava al teatro cinema Garbatella e che doveva essere ristrutturato…… poi avvenne la magia nel 2009 guardate il video e capirete…

Bisogna capire che il video venne fatto con una macchinetta fotografica che registrava l’operatore “mago sellino” che viene anche nominato nel video Buona visione !!!

Ponte di storia fra Garbatella e Tor Marancia con il Comitato delle Fate

Questa è un’antica foto del quartiere Tor Marancia donata a Fatagarbatella da Loredana Maurizi, la storica Fornarina della Garbatella dell’Antico forno Maurizi.  La storia di recente  è stata descritta sul libro Garbatella 1935/1960 come eravamo dove è riportata la foto del giovane fornaio che aprì questo locale in via Edgardo Ferrati padre per l’appunto di Loredana. FataGarbatella ha pensato bene di donare il quadro alla Trattoria L’Ardito dove il comitato delle fate si incontra nell’angolo che è stato costruito come salotto da fata Ardita alias Paola De Benedictis per fare cultura e storia di come si modifica la città. Il 23 luglio anniversario del restauro della Fontana Carlotta è stato donato il quadro nell’incontro a cena con la storia ed erano presenti Concetta Fusco vice presidente del Movimento italiano casalinghe donne attive in famiglia e nella società, Anna Maria Tocci Presidente dell’Associazione la cultura del cuore, la scrittrice Maddalena Caccavale Menza, Paola De Benedictis e Mirella Arcidiacono promotrici dell’iniziativa ponti di storia Garbatella Tor Marancia

23 luglio 1998/2023 Carlotta si Racconta

appuntamento alla Garbatella il 23 luglio alle ore 19 in piazza Ricoldo da Montecroce

Quanti anni sono passati  da quel giorno dell’ inaugurazione del restauro della fontana  simbolo della Garbatella  di figlie e figli dei pionieri e nipoti dello storico quartiere?

Fatagarbatella all’inaugurazione del restauro 23 luglio 1998

Come sta la fontana e la sua scalinata che porta a quella piazzetta dove nel 1952 proprio a luglio girarono il film Le ragazze di Piazza di Spagna ?

Quel 23 luglio di 25 anni fa chi c’era se lo ricorda e chi non c’era verrà a sapere… Ma chi c’era quel giorno ? … intanto Carlotta si racconta

appuntamenti culturali al parco Donatella Colasanti

L’associazione La Cultura del Cuore vi aspetta sabato primo luglio alle 18.30 al parco Donatella Colasanti, via di Villa di Lucina angolo Giustiniano Imperatore

“La natura anche in un contesto urbano, regala stupore e bellezza sia negli orti che nei giardini”

Storie di nonne dalla Garbatella nel mondo dal 14 maggio festa della mamma

Si sa che le nonne sono state prima mamme e la loro guida è sempre stata importante  in qualsiasi epoca.

Il Comitato delle fate dopo la presentazione del Libro  Garbatella Come eravamo 1985/1960  promuove questa nuova iniziativa  raccontando le foto del libro ed invitando a partecipare con foto delle proprie nonne spedendo una loro foto con un aneddoto, una frase, un proverbio che la propria nonna amava ripetere.

Dal 14 maggio 2023 Festa della Mamma, da cosa nasce cosa …poi si vedrà…

manda un pensiero, una frase che ti diceva, “nonna tua” a fatagarbatella8@gmail.com

da Garbatella come eravamo, pag. 91 foto di Gianna Moriani i suoi nonni Giovanna Muzzetto e Claudio Moriani

Ponti di storie da Garbatella a Tormarancia

Il 6 maggio alle ore 17:30 presso la libreria Le storie in via Giulio Rocco sarà presentato il libro “Garbatella come eravamo”

Alle ore  20:00 la storia di “Garbatella come eravamo” continua con “Cenando con la storia” presso l’ Antica Trattoria dell’Ardito, nel quartiere di Tor Marancia in Piazza dei Navigatori 46 perché nel libro si parla anche del quartiere Tor Marancia.

Il 6 maggio è l’anniversario della nascita di mio padre Salvatore Arcidiacono   che fu Carabiniere e Partigiano e in seguito impiegato del Resto del Carlino in una sala stampa di Roma che non c’è più, quella di Piazza San Silvestro 13.

Il 6 maggio mio padre avrebbe compiuto 103 anni , ha la stessa età della Garbatella, quella Garbatella che lo salvò nascondendolo quel’8 settembre del 1943.

Anche il quartiere di Tor Marancia compie gli anni proprio il 6 maggio. Garbatella e Tor Marancia nel passato sono stati legati da piccole lotte di adolescenti garbatellani e shangaini (così venivano chiamati gli abitanti di Tor Marancia) Molti di questi ragazzi sono cresciuti dentro l’oratorio di San Filippo Neri con Padre Guido. Da tempo abbiamo chiesto alle autorità preposte di dedicare un murale a Padre Guido ed anche per questo gli ho dedicato due pagine del libro

Il libro inoltre è stato arricchito da foto d’epoca della mia famiglia e di tante altre nate alla Garbatella.

alcuni momenti della presentazione del libro Garbatella Come eravamo Mirella Arcidiacino mostra la pagina dove è riportata la foto di Giovanna Mazzetti e di Claudio Moriani nonni di Gianna Moriani.

Per per le 10 donne del ponte di ferro: DONNE METTIAMOCI LA FACCIA

23 aprile 2023 ore 17:30 a merenda ed a cena con la storia

Nel salotto delle fate
presso il ristorante L’ Ardito Piazza dei navigatori 1 Roma

continua la ricerca storica per dare un volto alle 10 donne di quel Venerdì Santo del 1944 al Ponte di ferro

L’8 settembre 2023 sono ventuno anni che sono venuta a conoscenza della storia
delle dieci donne di quel venerdi santo del 1944.
Quasi un mistero! Sì sto parlando dell’eccidio delle dieci donne al ponte dell’industria,
meglio conosciuto dai romani come il ponte di ferro . Questa storia avvolta da uno strano
mistero può apparire una leggenda solo a chi non è curiosa come me e poco legge. Il poco approfondire è sempre più attuale, ora poi va di moda il taglia ed incolla e la sagra dei selfie.
Così da quel settembre 2002 mi sono fatta una serie di domande ed ho cercato di coinvolgere sia le istituzioni che le mie amiche FATE (fate viene da verbo fare terza persona plurale ). Inoltre nel tempo sono arrivati all’associazione studenti e studentesse delle Università e del DAMS per fare tesi sulla Garbatella.
Cosa c’entra la Garbatella ??? C’entra c’entra!!!
Intanto perché chi scrive ci è nata, sua madre con i suoi genitori ci arrivò nel 1926. Poi c’è anche da rilevare che su un libro una nota partigiana scrive che il fatto lo seppe da una
compagna della Garbatella.
Si da’ il caso che nel 2002 facevo parte di due consulte femminili, quella della
Regione Lazio delle associazioni ed ero la coordinatrice del “welfare state i bisogni
primari”. La seconda consulta della quale facevo parte e cioè quella del municipio
undicesimo ero la vice presidente. Raccontai e invitai il più possibile le associazioni delle
due consulte e le mie amiche a leggere “Donne senza nome” il libro di Cesare De
Simone. Proprio quel libro che mi venne donato qualche giorno dopo l’incontro del 8

settembre 2002. Il libro mi venne donato dalla ragazza che lesse alcune pagine proprio
sul ponte di ferro, anche perché quel monumento non venne posizionato di 7 aprile ma di
8 settembre e più precisamente nel 1997. Come potrete notare dal dépliant dell’epoca il
nome della ragazza che lesse alcune pagine del libro sul dépliant non è riportato.

Federica Festa così si chiamava la ragazza, mi disse anche che sarebbe stato bello
coinvolgere le donne non solo alla lettura. L’idea della ragazza era proprio invitante,
bisognava sensibilizzare dieci donne possibilmente casalinghe del quartiere e renderle
protagoniste magari con una rappresentazione teatrale.
Lessi velocemente tutto d’un fiato il libro e lo feci girare tra le varie donne
interessate a questa storia. Quel libro mi stimolò a comprarne e leggerne un altro per
approfondire e capire meglio la storia di questo eccidio del 7 aprile 1944. Tra le mie
amicizie c’era Enzo Ventre, autore di alcune canzoni di Gino Paoli per esempio “Non si
vive in silenzio” e per Renzo Arbore “Ce ne vulimmo annà in America, ma che per altri personaggi conosciuti nel mondo dello spettacolo Enzo scrisse “Voci soffocate” che riporto qui di seguito
Nel frattempo un giovane artista Adriano Calì ispirandosi a questa storia dipinse un quadro
e lo donò alla Presidenza del Municipio.

Intanto promossi il 7 aprile 2003 insieme al Municipio VIII di portare un fiore al monumento
ecco alcune foto del 2003(sul ponte Mirella Arcidiacono, Rossana Di Lorenzo, Carla Di
Veroli, Flavia Micci e Gianna Moriani
nell’altra foto Carla Di Veroli depone un mazzo di
fiori)

Il 4 giugno del 2004 sulla scalinata Orsucci narrammo la storia con tre poesie lette
dall’attrice Rossana Di Lorenzo, Gianna Moriani e da me , che raccontavano come mi ero
immaginata la storia che riemergeva dopo tanti anni.
Comunque l’idea della ragazza quella dello spettacolo non riuscimmo a realizzarla
costava e non avevamo i mezzi. Perciò mi dedicai come faccio ancora solo alla ricerca ed
alla lettura.
Tra le varie studentesse e studenti un giorno arrivò uno studente del DAMS, Gabriele Fortuna, che aveva vinto un progetto della Regione Lazio “Torno subito” e riguardava un gemellaggio Garbatella – Cuba.

Quando tornò da Cuba Gabriele iniziò a frequentare Il Tempo Ritrovato,
gli dissi di guardare cosa gli stimolasse il monumento delle dieci donne ed il murale sotto
l’ex mercato coperto…dopo un po’ di tempo Gabriele Fortuna partorì una bellissima storia

.”LA SPIRALE DEL DESTINO” e l’attore Luciano Roffi lesse alcuni episodi proprio al
centro culturale della Garbatella “MOBY DICk”
Poi Gabriele fece raccontare ed eravamo in piena pandemia questa storia agli alberi
.L’iniziativa “TRACCE-gli alberi raccontano” venne realizzata nel giardino Maurizio
Arena da un’associazione, mi sembra se ben ricordo di Palestrina.

Nel frattempo un giorno del 2017 Gianna Moriani aveva incontrato un amico di suo
fratello che aveva 88 anni e che nel 1944 ne aveva 12 ed era andato a prendere la
farina al mulino Biondi. Quel venerdì Santo quel ragazzino aveva visto il corpo delle donne
morte sul greto del fiume ed era fuggito impaurito. Così in uno dei nostri incontri presso il
centro culturale Moby Dick in Via Edgardo Ferrati invitai Fulvio Carnevali che aveva
abitato al lotto 10 e ci raccontò, naturalmente lo feci conoscere anche a varie persone
delle istituzioni

Nel 2019 Fulvio Carnevali venne intervistato dalla trasmissione CHI L’HA VISTO . Dopo l’intervento di Fulvio in televisione ci fu un’altra puntata di Chi l’ha visto dove c’è la
testimonianza di un parente di Esperia Pellegrini.
Pertanto dopo la manifestazione istituzionale del 7 aprile 2023 continuo a sensibilizzare
nella ricerca di queste donne con DONNE METTIAMOCI LA FACCIA
Grazie a questo sito cerco di sensibilizzare a leggere i libri Donne senza nome e Con
cuore di donna per riflettere insieme quanto accaduto 79 anni fa e cercare di dare un volto
a queste donne e cioè a: “Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pestolesi, Silvia Loggreolo”
Il 7 aprile 2023 si è ripetuta come ormai di consueto la commemorazione da parte delle
istituzioni dove hanno partecipato le associazioni dei partigiani ed associazioni culturali.
Di seguito pubblico alcune foto dell’evento

Roma – ponte di ferro 7 aprile 1944/2023

Diamo un volto a Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pestolesi e Silvia Loggreolo… Ma chi erano veramente queste donne che quel Venerdì Santo, il 7 aprile 1944 vennero uccise sul greto del Tevere?

A distanza di settantanove anni Il 7 aprile 2023 ricade  di Venerdì Santo e Nulla succede a caso! Questa storia messa in dubbio da qualche storico non convince Mirella Arcidiacono presidente dell’associazione culturale Il Tempo Ritrovato da lei fondata fatalità di 7 aprile e più precisamente il 7 aprile 1990  a Roma a Piazza Caterina Sforza 6 .

Tutto ebbe inizio dopo quell’8 settembre di 21 anni fa, proprio davanti al monumento di porto fluviale con i nomi delle dieci donne incisi sulla lapide. I nomi delle dieci donne vennero letti da Federica Festa dal libro Donne Senza nome  di Cesare De Simone, quel libro Federica qualche giorno dopo  lo regalò al Tempo Ritrovato che iniziò la ricerca. Sono passati molti anni e ancora ci si chiede che volto avessero quelle donne. Inoltre Chi è Carla C. che racconta questa storia a Cesare De Simone ? E chi è la compagna della Garbatella che ha raccontato di questa storia a Carla Capponi ? Come lei scrive nel libro “Con cuore di donna”.

Anna Maria Tocci alias “fata Pittora” ci spiega chi era Cesare De Simone

La ricerca inizio quindi piu di 20 anni fa e venne donato al Presidente dell’XI circoscrizione un quadro dal giovane artista Adriano Calí che si era ispirato a questa triste storia appena venuta alla luce tramite il libro di Cesare de Simone, Questa è la foto del giorno della consegna del quadro nella foto con Massimiliano Smeriglio e il giovane artista.

Il Presidente dell’XI circoscrizione Massimiliano Smeriglio e l’artista Adriano Calì

Ma quel 7 aprile del 1944 venne sventato anche un attentato da parte di gappisti comunisti a Vittorio Mussolini e furono arrestati Maria Musu, Pasquale Balsamo ed Ernesto Borghesi.  Il commissario di pubblica sicurezza Antonio Colasurdi, in forza presso l’ufficio politico della Questura, concorderà con loro la versione da fornire perché vengano accusati di tentata rapina, unico modo per sfuggire alle attenzioni dei tedeschi e sottrarsi alla condanna a morte, certa perché arrestati con le armi in pugno. Tutto questo accade il giorno di venerdì santo due settimane dopo l’eccidio delle Fosse Ardeatine e 10 giorni dopo il 17 aprile 1944 avverrà il rastrellamento al Quadraro chiamato “operazione balena” dove verranno deportati nei campi di concentramento circa 683 persone

Nel 2017 approda al Tempo Ritrovato il ragazzino che quel 7 aprile 1944 andava prendere la farina come le aveva chiesto sua madre… quel ragazzino della Garbatella si chiama Fulvio Carnevali e ha raccontato questa storia proprio sul ponte di ferro alla trasmissione Chi l’ha visto

Donne senza nome legge Concetta Fusco – Roma Piazza Caterina Sforza

L’arte della mimosa

 L’arte della mimosa racconta storie dei nonni e nipoti dal 8 marzo all’8 aprile a cura delle associazioni Il Tempo Ritrovato, il Movimento Italiano Casalinghe di Roma, la Cultura del Cuore in collaborazione con il Comitato delle Fate.

Il 4 marzo è stato presentato presso il salotto delle Fate nel ristorante Ardito in Piazza Navigatori Roma l’idea del progetto della mimosa

la garbata ostella

 8 marzo 2023 presso il parco Donatella Colasanti e il parco Rosaria Lopez sono state piantate due Mimose acquistate dal Comitato delle Fate.

Parco Donatella Colasanti
Parco Rosaria Lopez

Erano presenti all’iniziativa per il Comitato delle fate la Presidente dell’associazione Il tempo ritrovato Mirella Arcidiacono, per il Movimento Italiano Casalinghe la Presidente di Roma Concetta Fusco, per VIII Municipio il Presidente Amedeo Ciaccheri,  l’Assessore all’ambiente Michele Centorrino e all’assessora Maya Vetri. 

I prossimi appuntamenti sono:

21 marzo 2023 ore 17:00 Garbatella passeggiata di primavera tra le strade delle donne appuntamento a Piazza Caterina Sforza 

31 marzo ore 17:00 Garbatella Piazza ricordo da Monte Croce Fontana Carlotta racconta l’arte della mimosa storie di nonne e nipoti

8 aprile ore 16:00 appuntamento davanti al monumento al ponte di ferro dove avvenne l’eccidio dei dieci donne nel venerdì santo del 1944 con la ricerca iniziata nel 2002 denominata diamo un volto a queste donne        

Garbatella 103 – la scuola materna La coccinella

Il mio grande divertimento che mi ricarica di tutti questi anni di favole inedite scritte e raccontate per la primissima infanzia della Garbatella . Per i festeggiamenti dei 103 anni dalla nascita dello storico quartiere ho scritto Garbatella Garbatellandia 103 che è il proseguimento del calendario 2023 ed ho portato dei “cappelli da fata” alle fate maestre. Poi volevo avere una foto con loro e chi ci ha scattato le foto? Alcuni bambini per esempio queste sono state scattate da Federico alla scuola materna La coccinella

Ogni classe della scuola materna La Coccinella è identificata da un colore…

Qui sotto una foto delle insegnanti della classe dei verdi; una delle insegnanti tiene in mano il disegno della Fontana Carlotta disegnato tanti anni fa da un ex alunno della scuola Michele Bianchi ora Cesare Battisti che tanti conoscono come “la scuola dei Cesaroni” per via della fiction televisiva.

Il disegno di Alberto Casagrande rappresenta la fontana del quartiere storico chiamata Carlotta, Alberto aveva come compagno di scuola Carlo Acciari il pittore che ha dipinto la Garbatella per più di 60 anni ed era uno dei Cento pittori di via Margutta punto il disegno di Alberto Casagrande è fatto sul cartone ed i bambini prenderanno esempio sia da lui che da Carlo per diventare dei futuri pittori e disegnare sul cartone come hanno fatto quei due bambini artisti agli inizi della loro arte

Fatagarbatella ha giocato con i bambini portando una piccola lampada magica dove ha anche narrato brevemente la storia di Aladino. Naturalmente c’è stata una gara a chi spingeva il tasto della lampada per esprimere il proprio desiderio

La Fata maestra Antonella con la lampada magica… le bambine e i bambini incuriositi vogliono provare la lampada anche loro

nella classe dei bianchi alcuni bambini vogliono mettersi in posa per farsi la foto così vengono fatti contenti ma naturalmente poi il loro volti vengono dipinti altrimenti non si può pubblicare la foto e continuare la favola dei futuri artisti

Garbatella 103

Come tutti gli anni  Fatagarbatella per Buon Compleanno Garbatella scrive una nuova favola quella di quest’anno si chiama  . “Garbatella-Garbatellandia103  Le garbasorc8tte ed i garbasorci8tti e le farfalle messaggere di fate” 

la favola inedita è stata scritta per l’occasione più per i grandi che per i piccoli… e la  la puoi scaricare gratuitamente dal sito

Ponti di memoria e di storia narrati come in una favola

                                                 A cura di Fatagarbatella

Un ponte che parla in silenzio,
ma a volte quel ponte urla
urla due soli nomi…per non …
dimenticare …la storia non puoi…
puoi cambiare …io non c’ero…
ma loro si…io pero’ ero sul ponte
quel giorno che nuove generazioni
con la scuola lo attraversavano
ed altre gli ex bagni occupavano
lei li ha raccontati i suoi anni rubati
quei fogli Carla (*) me li ha regalati
ed io a modo mio sul ve le racconterò

(*) Carla Di Veroli Esponente della comunità ebraica di Roma, è stata anche assessora in VIII municipio e sotto la consiliatura Marino anche delegata alla Memoria

La Casetta Rossa

La Casetta Rossa era un’antica Casina di caccia di proprietà del Vaticano, divenne poi il ripostiglio del giardiniere della Casa dei Bimbi restaurata da Innocenzo Sabatini.

La Garbatella e i luoghi storici da tempo si tramutano i luoghi di incontri culturali per esempio come quello di Casetta Rossa che da tempo dà la possibilità presentare libri ed aprire un dibattito su determinati misteri italiani. Il libro è stato scritto da una alunna di Federico Caffè e fa un percorso di com’era la vita delle ragazze degli anni 60 e 70.Floriana Mariani fa parte come Mirella Arcidiacono dell’archivio storico del Municipio VIII i loro percorsi di vita di ragazze sono stati completamente diversi la presentazione del libro porta anche a raccontare anche a Mirella il periodo della contestazione giovanile e femminile di fine anni sessanta e inizio anni 70

appuntamento: domenica 22 gennaio 2023 ore 17:30 presso il ristorante L’ardito in Piazza dei Navigatori Roma

Il comitato delle fate promuove Le fate scrivono, le fate leggono, le fate dipingono, le fate si raccontano,” prima della presentazione ufficiale del libro “Come eravamo – Garbatella 1835/1960 ” la Borgata operaia e il boom economico, il quartiere nelle immagini degli abitanti a cura di Antonio Tiso.

Diverse fate hanno partecipato alla stesura del libro fornendo materiale fotografico delle proprie famiglie. Il comitato di le fate si incontra ogni 15 giorni presso L’Antico ristorante dell’ardito nel quartiere Tor Marancia facendo un “Ponte storico con la Garbatella” infatti nel libro sono riportate anche foto di Tor Marancia.

a Garbatella nasce il Tavolo della sorellanza

il 24 novembre 2022 presso la biblioteca Moby Dick a Garbatella nasce il tavolo della sorellanza contro ogni tipo di violenza ha come simbolo una rosa rossa tra le mani. Mirella Arcidiacono comunica che l’ispirazione è arrivata il giorno dell’inaugurazione del Parco Donatella Colasanti  dove sono stati esposti dei pannelli di una rosa stretta le mani e della rosa donatale da un’amica all’uscita della chiesa di Santa Galla

UNA VOLTA PER TUTTE

il Comitato delle Fate partecipa il 7 novembre alle ore 18.00 all’assemblea delle donne indetta da UNA VOLTA PER TUTTE

Il 20 ed il 25 novembre sono date importanti riportano alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza domenica 20 ed il 25 è la data nata il 25 novembre 1999 contro ogni tipo di violenza sulle donne.

Il Comitato delle Fate che annovera tre associazioni operanti sul territorio della Garbatella e nel mondo promuove due incontri.

Il primo su come giocava l’infanzia di un tempo partendo da prima che venisse firmata la Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia  e la seconda  una ricerca storica e contemporanea sulla violenza verso le donne…

Quanti tipi di violenza partendo dal lessico ? Tutte e due le giornate saranno incontri di riflessioni e proposte alle istituzioni competenti  indirizzate alla garante dell’infanzia ed alla Ministra delle Pari Opportunità

dalle garbatellane alle iraniane

Il comitato delle fate con il messaggio “dalle garbatellane alle iraniane” partecipa alla manifestazione contro ogni tipo di violenza insieme non abbiamo paura promossa da “Una volta per tutte”.

Roma – Parco Rosaria Lopez 29 settembre 2022
25 novembre 1999 noi c’eravamo

 Il comitato delle fate è composto da tre associazioni Il Tempo Ritrovato nato a Garbatella 32 anni fa, il Movimento Italiano Casalinghe Roma donne attive in famiglia e in società che quest’anno compie 40 anni e la Cultura del Cuore nata 10 anni fa nel quartiere San Paolo .

Le prime due associazioni facenti parte della Consulta delle associazioni femminili della Regione Lazio il 25 novembre 1999 diedero vita a “Violenza sulle donne tolleranza zero” presso il Parlamento Europeo come da depliant allegato

Di seguito alcune foto della delegazione del comitato

manifestazione piazza biffi 3 ottobre 2022

La manifestazione  si svolgerà tra le strade del quartiere storico e si avrà l’occasione di conoscere anche un po’ della sua toponomastica.

Ma chi era Eugenio Biffi ? Era nato a Milano 22 dicembre 1829; i genitori erano i proprietari del famoso caffè Biffi. Partecipò alle Cinque giornate di Milano; divenne sacerdote nel 1853. Nel 1856 fu inviato dalla S. Sede a Cartagena nella Colombia.

Il resto ve lo potrà narrare  durante la manifestazione Fatagarbatella

Fatagarbatella deposita la ciocca della solidarietà per me donne iraniane nella bacheca del Maxi di Roma

il 29 e 30 settembre un fiore, una poesia…

Tre associazioni (Il Tempo Ritrovato, La cultura del cuore ed il Mo.ica donne attive in famiglia ed in società) si sono unite nel Comitato delle fate promuovono Un Fiore, una poesia dopo il film la Scuola Cattolica in collaborazione con l’assessorato alla cultura e memoria.

Come nel silenzio quegli occhi raccontino di due ragazze che vissero una tragedia con destini diversi Rosaria e Donatella.

La famosa tragedia del Circeo è stata fatta rivivere in un film, dopo 47 anni è viva nei cuori dei familiari.

I sogni di Rosaria morirono quel giorno in quella villa di “bravi ragazzi” e Donatella visse altri trent’anni combattendo per avere giustizia…Il comitato delle fate chiede alle istituzioni che nelle scuole venga inserita “l’educazione sentimentale e poi quella sessuale”,

visto come i tempi cambiano, c’è molto ancora da fare per educare al rispetto nelle varie e numerose culture diverse che s’incontrano sui banchi di scuola.

Garbatella 4 ottobre 2002/2022 per Maurizio 20 anni dopo

Garbatella Ritrovata 

a cura di Giovanna Mirella Arcidiacono 

alias Fatagarbatella

Sono passati vent’anni da quel giorno che la chiesa celebra San Francesco d’Assisi ed il Municipio VIII si definisce MUNICIPIO DELLA MEMORIA correva l’anno 2002. L’associazione Il Tempo Ritrovato documenta quel giorno con alcune foto perchè :

 chi si conosce si riconosce “

Il 18 agosto 2002 eravamo a Cinema novanta sul parco di sinistra di Piazza Benedetto Brin che  ancora non aveva un nome e l’associazione chiedeva di dedicarlo a Maurizio Arena per la sua  storia e breve vita di garbatellano famoso. Chiedevamo già da tempo di apporre una targa in suo ricordo a Via della Garbatella 24 dove era nato e finalmente dopo varie commissioni l’approvazione arrivò e si promosse quell’evento qui di seguito narrato in foto. 

18 agosto 2002 cinema novanta
4 ottobre 2002 Garbatella per Maurizio Arena, figlio ed orgoglio della Garbatella
4 ottobre 2002 Alberto Segarelli, Enzo Staiola, Franco Foschi
4 ottobre 2002 Di Benedetto, Smeriglio, Di Veroli, Bonessio
4 ottobre 2002 la sorella e le amiche
4 ottobre 2002 la banda e la gente per Maurizio

i protagonisti del cinema alla Garbatella: Rossana Di Lorenzo

Dalla lettura fatta  due anni fa durante il lockdown e che fa parte del libro scritto nel 2002 Garbatella: La storia è donna.

Sono passati 20 anni quel giorno che andai a casa di Rossana a prendere appunti, come dico nella lettura e come scrissi …era il 16 agosto 2002. Venti anni dopo il 16 agosto 2022  l’ultimo saluto alla chiesa di San Francesco Saverio, quella frequentata nel 1946 da Karol Wojtyla. In quella stessa chiesa nel 1979 ci furono anche i funerali di suo fratello Maurizio Di Lorenzo in arte Maurizio Arena.

Grazie a a Francesco Piastra per i suoi mini video che ricordano l’amica Rossana quando lascia la casa dove è nata e morta.

I funerali di  Rossanda Di Lorenzo (filmati di Francesco Piastra)

Rossana  ha prestato il suo volto e la sua arte  per difendere le radici storiche del quartiere e la sua semplice gente come personaggio di Sora Garbatella.

Rossana Di Lorenzo con Fatagarbatella

Circa quattro anni fa realizzammo un progetto con le due associazioni Il Tempo Ritrovato e Cara Garbatella e grazie a Giancarlo Proietti abbiamo fatto felice Rossana raccontando la sua vita cinematografica, come sarà fatto il 5 settembre 2022 in Visionaria a villetta con il nipote Giamaurizio figlio del fratello  Maurizio.

Jean Maurizio Di Lorenzo

In seguito metteremo altri racconti che fanno Storia di una Garbatella che va sempre più scomparendo

alcune foto con Rosana Di Lorenzo dagli archivi di Fatagarbatella

Correva l’anno 2000 Piazza Brin cinema novanta
Rossana Di Lorenzo ed Enzo Ventre autore della ballata Ciao Maurizio dedicata a Maurizio Arena
Premio fantasia di Garbatella 2005
in occasione del Gemellaggio della Garbatella di Roma e Garbatella di Cerveteri …chi si conosce si riconosce
Qui siamo ad una iniziativa in Confindustria con la nipote del manatma Gandhi
8 settembre 2001 Piazza Caterina Sforza: evento le strade delle donne
Rossana di Lorenzo con il pittore Carlo Acciari che ha dipinto la Garbatella per più di 60 anni
Qui siamo nello storico locale di via Roberto de Nobili e brindiamo con il vino della Sora Garbatella per gli 84 anni dalla posa della prima pietra del quartiere

La Garbatella di Pasolini a Ferragosto passeggiando nella storia

Ferragosto 2022 a Roma passeggiando con Fatagarbatella nella Garbatella di Pasolini appuntamento alle ore 19:00 davanti all’ex cinema teatro Garbatella (Palladium) piazza Bartolomeo Romano

a cura di  Charlotte Fontaine:

 Come ormai da più di 10 anni l’associazione culturale Il Tempo Ritrovato di Fata Garbatella promuove una passeggiata nella storia per le strade  del quartiere.

La passeggiata è offerta  dall’associazione ed è a numero chiuso per le amiche e gli amici.

 Il Ferragosto 2022 a Garbatella  sarà un confronto tra il film “Vita violenta” girato da Pierpaolo Pasolini nel 1962 e su come è cambiata quella piazza della Garbatella con la ghiaia e le panchine di legno dove si incontrarono  Irene e Tommaso. La piazza  purtroppo molti la chiamano la piazza della scuola dei Cesaroni, grazie ad una fiction andata in onda su Canale 5 diversi anni fa, ora riproposta nelle notti tarde d’estate.

Fatagarbatella farà da guida magica tra adulti e bambini con un libro di Ulderico Munzi, con le bacchette magiche di carta riciclata e alla passeggiata  partecipano anche i garbasorci8tti.

I garbasorci8tti sono  personaggi delle favole inventate da Fatagarbatella e dipinti su cartone. L’infanzia delle scuole materne  La Coccinella ed Il girasole colorato  conoscono bene questi personaggi pubblicati nella favola Viva Viva la Pace. I garbasorci8tti sono dei sorcetti dipinti su cartone per sensibilizzare sull’importanza del riutilizzo della carta e del cartone aspettando l’apertura della  biblioteca di Via Costantino.

 Ulderico Munzi il libro  “Matusa” lo donò nel lontano 1968 in piena contestazione giovanile  a Salvatore Arcidiacono che lavorava come impiegato ai quotidiani La Nazione ed Il Resto del Carlino presso la Sala Stampa di Piazza San Silvestro . Probabilmente Munzi pensò di donarlo a quell’impiegato della Sala Stampa sapendo anche che era un ex carabiniere della guardia regia.  Visti i tempi di ribellione dei giovani sessantottini e quella figlia contestatrice dell’impiegato di Piazza San Silvestro fece bene Munzi a fare quel dono. Salvatore Arcidiacono “Matusa” lo donò alla figlia che lo lesse, forse incuriosita dal titolo o forse per fare giusto un piacere a suo  padre che ci teneva tanto che lei lo leggesse.

Il libro scritto dal giovane Ulderico è prezioso ora a distanza  di più di mezzo secolo, perché è tornato alla mente di quella figlia contestatrice  per le interviste che ci sono riportate.

Ulderico Munzi che ora ha  novant’anni intervistò  molti personaggi della politica e della cultura e non solo  come Amintore Fanfani, Ugo La Malfa, Alberto Moravia, Pietro Valdoni, Gino Cervi e molti altri tra cui Pier Paolo Pasolini.

 Durante la passeggiata sarà letta l’intervista fatta a Pasolini sei anni dopo dal film girato su quella piazza, dove venne girato nel 1974 anche il film “C’eravamo tanto amati ” con Vittorio Gassman e Stefania Sandrelli.

Su quella piazza  ce n’è di  storia da narrare  per esempio Karol Wojtyla duecentosessantaquattresimo Papa ci  volle tornare come prima uscita da Vicario di Roma, tornò  alla chiesa di San Francesco Saverio il 3 dicembre 1978, perché  nel 1946 la frequentava come giovane catechista.

Piazza Damiano Sauli chiamata da certi pischelli “la piazza che comanna” sembra che narri alle persone più attente  le varie epoche che l’attraversano, ne ha  tanta storia che forse le nuove generazioni dovrebbero imparare a conoscere.

La tanto decantata RIGENERAZIONE va messa in pratica nel rispetto delle differenze culturali e dei messaggi silenziosi che manda la strada, la toponomastica e i vari murales quelli fioriti e quelli  non ancora  sbocciati sul territorio .

A settembre 2022 per il secondo anno piazza Damiano Sauli ospiterà “il festival del baccalà!”

Fatagarbatella invece  promuoverà l’incontro 8 settembre a cena con la storia raccontata dai salmoni

 I tempi cambiano come  scrisse in quella canzone “Una voce di Roma”  dedicata alla Garbatella  Enzo Ventre “il tempo invecchia pure la vita meno male le mai la storia “ È questo il compito che si dà ormai da 32 anni l’Associazione Il Tempo Ritrovato per far  emergere tratti di storia secondo il proprio vissuto. La passeggiata si concluderà in una trattoria nel palazzo dove Fatagarbatella nacque proprio nella casa dove i suoi nonni andarono ad abitare nel 1926 a causa degli smembramenti  di Roma nella zona di Via dei Pettinari. Durante la cena si parlerà anche di colui che ha fatto la lunga prefazione del libro di Ulderico Munzi e cioè Enrico Mattei.

Enrico Mattei e la moglie al battesimo Giulia Giannone

 Fatalità Mattei e la moglie  tennero  a battesimo la figlia di Fatagarbatella e le parole di Monsignor Mario Canciani sono impresse nella memoria della fata. Pertanto  grazie al film di Pierpaolo Pasolini ed al libro di Ulderico Munzi si aprono per IL TEMPO RITROVATO nato a Piazza Caterina Sforza il 7 aprile 1990  nuove e vecchie strade da percorrere  con quei disegni fatti dall’infanzia del 2008 per “La città dei piccoli” che sarebbe dovuta nascere alla ex Fiera di Roma.

Ecco alcuni tratti  della prefazione del libro  ”Caro Ulderico, ch’io manchi, come giornalista, di chiaroveggenza, è cosa certa; ma se mai ne avessi dubitato, a levarmi ogni perplessità  sarebbe oggi sufficiente il ricordo della tiepida accoglienza che riservai alla tua proposta di un servizio sui

dei vent’anni dei più illustri “matusa” della società contemporanea.

Tu ricorderai che io subii quella tua trovata senza entusiasmo; e la mia adesione di direttore del giornale fu un atto di condiscendenza non di convinzione. A chi può interessare , mi chiesi, sapere che cosa pensassero e che cosa facessero, sulla soglia dell’età maggiore, Cesare Merzagora e Amintore Fanfani? Tuttavia non ebbi l’animo di dire no. Di idee consimili troppe mi tocca di bocciarne per ingrato dovere del mio ufficio di direttore di giornale; e so per esperienza che non è bene disanimare i giovani colleghi, instillando nell’animo la sfiducia  nelle proprie capacità di discernimento e di iniziativa .  Fu così che ebbe via libera il servizio sugli ”anni ruggenti” di un piccolo ma ben scelto campionario delle celebrità contemporanee; e a quel servizio detti spazio nelle colonne della  “ Nazione”, dalle quali prende oggi il volo per divenir, ripulito e corretto, il libro a cui mi chiedi, come complice involontario di premettere due parole di prefazione  

Quelle due parole di prefazione sono quasi nove pagine del libro e  rilevano il ruolo che ricopriva Enrico Mattei nel 1968, ora  l’idea di Ulderico Munzi di intervistare quei personaggi di fine anni sessanta ci porta a fare un confronto su quanto pensavano i personaggi di oggi nei loro vent’anni, ma mi chiedo se ne valga la pena, anche perché di Ulderico Munzi ce n’è uno solo.

 Ne vale invece la pena di comprendere nel centenario di Pierpaolo Pasolini il perché del film girato tra Tormarancio e Garbatella  visto anche il penultimo libro che ho letto e che si svolge a Tormarancio e il personaggio torna al suo quartiere dopo circa venti anni di carcere.

L’intervista a Pierpaolo Pasolini inizia così:

Prima Freud, poi Marx. E tra Freud e Marx, la guerra e la Resistenza: E’ su tutto ciò che echeggia il canto della sua poesia.

No. Non è stata una conversazione facile , scorrevole, densa di episodi. Mi ha guardato male fin dall’inizio, anche se si era cambiato la camicia (vaporosa, bianca) prima di entrare nel salone.

 E forse non mi ha nemmeno stretto la mano.

Ero un nemico.

 Colui che voleva raggrumare in una pentola di chiacchiere il senso dei suoi vent’anni.

Pier Paolo Pasolini aveva ragione.

e gli chiedo scusa.

L’ho lasciato parlare e non l’ho mai quasi interrotto……………

Il resto dell’intervista la leggeremo durante la passeggiata magica  vicino a quel baretto su piazza Damiano Sauli dove si incontrarono Irene e Tommaso ….

Carlotta ricorda e racconta 23 luglio 1998 – 2022

Carla Di Veroli

23 luglio 2022 piazza Ricoldo da Montecroce ore 19.00.                         

Il 23 luglio 1998 venne restaurata la fontana simbolo dello storico quartiere Garbatella, dopo cinque anni di ripetute sollecitazioni alle istituzioni. Come dice un verso della canzone  dedicata da Enzo Ventre a Carlotta così si chiama la fontana “c’è  una voce di Roma che canta dentro l’acqua di una fontana…che voi il tempo invecchia pure la vita, meno male mai la storia” Questi versi accompagneranno l’incontro promosso da Mirella Arcidiacono alias Fatagarbatella presidente dell’associazione  Il Tempo Ritrovato  per ricordare quante iniziative dal restauro ai giorni d’oggi. A molti eventi partecipò  Carla Di Veroli assessora alla cultura scomparsa prematuramente il 19 agosto 2021. Ecco Carla che fa i tre famosi sorsi fatati da Carlotta che fanno realizzare tre desideri.

Biblioteca Lussu il Comitato delle Fate e la prima favola toponomastica

Per le celebrazioni della convenzione ONU diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il Comitato delle Fate ha dato vita alla prima favola sulla toponomastica iniziando proprio da dove si trova la biblioteca Lussu via Costantino. A Roma via Costantino inizia a Via Cristoforo Colombo e termina a via Leonardo da Vinci.

È stato un incontro sperimentale essendo la prima volta ci si è rivolte ai genitori presenti  e si è chiesto loro quale  fosse la favola che ricordavano da bambini. Le favole ricordate sono state  le classiche sulle quali il Comitato delle Fate  vorrebbe aprire un dibattito per constatare come si comunicava una volta alle bambine ed ai bambini e come si comunica oggi.

La favola più ricordata è stata Cenerentola, al secondo posto Cappuccetto rosso, terzo Pinocchio, quarto Pollicino ed ultimo Robin Hood.

La cosa bella è stato l’intervento di una bambina di circa 3 anni che inizialmente non voleva partecipare ma successivamente ha cambiato idea infatti dopo che c’è stato l’intervento di un altra bambina che ha detto che ricordava la favola di Elsa, Fatagarbatella le ha detto che non la conosceva bene questa favola e le ha chiesto se la voleva raccontarla lei…

La bambina ha iniziato a raccontare la favola dicendo che Elsa tirava il ghiaccio… e a quel punto la bambina di circa 3 anni che non voleva partecipare è intervenuta dicendo: “noooo Elsa non tirava il ghiaccio….”.

L’incontro è stato molto interessante, successivamente si parlato del libro le favole di Leonardo Da Vinci.

Forse non tutti sanno che Leonardo Da Vinci  oltre ad aver inventato tante cose scriveva anche favole, pertanto il Comitato delle fate si propone di realizzare due progetti di approfondimento di leggere il libro delle favole di Leonardo Da Vinci e leggere il libro “Il sessismo nella lingua italiana” pubblicato nel 1987 dal Consiglio dei Ministri Commissione delle Pari Opportunità presidente Elena Marinucci. Quest’ultimo invito è ovviamente rivolto agli adulti.

nella foto Mirella Arcidiacono alias fata Garbatella, Presidente dell’Associazione culturale Il tempo ritrovato, Annamaria Tocci alias fata Pittora e Concetta Fusco vice presidente nazionale del Movimento italiano casalinghe donne attive in famiglia e in società fata Casalinghità

Il comitato delle fate ha donato ai bambini e dalle bambine la bacchetta magica della Pace, una bacchetta realizzata con materiale di riuso per  costruire insieme magia di scrivere da La Favola più bella quella della Pace